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Ugl Salute: “Riforma del sistema dell’Emergenza Urgenza non può più attendere”

Sindacato Redazione DottNet | 02/09/2022 16:32

“Siamo al fianco degli autisti soccorritori, fino ad oggi messi in un limbo giuridico senza riconoscimento della figura professionale"

La UGL Salute rinnova il proprio appello al mondo della politica per la riforma del sistema dell'Emergenza Urgenza. "E’ un atto dovuto che dovrà concretizzarsi senza perdere ulteriore tempo" dichiarano Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale e Giuseppe Catalano Coordinatore Nazionale del settore. "Avevamo già avviato un percorso di confronto e dibattito con diverse figure istituzionali – proseguono i sindacalisti - sottolineando come in Italia non esista uniformità nell’ erogazione dei servizi erogati e nell’applicazione dei contratti per il personale".

Giuliano e Catalano aggiungono: "Siamo al fianco degli autisti soccorritori, fino ad oggi messi in un limbo giuridico senza riconoscimento della figura professionale. Ad oggi ogni regione norma e regola in modo diverso il sistema dei soccorsi che dipendono dal 118, con maggiore o minore delega al volontariato, al privato o al pubblico, in base al tessuto di tradizioni e impegno civile di ciascun territorio arrivando ad avere differenze addirittura tra province e comuni limitrofi.
Per aumentare l’efficienza del sistema di Emergenza Urgenza abbiamo chiesto, e ora torniamo a farlo, una uniformità nazionale che possa anche prevedere una cabina di regia centrale che detti regole univoche". Al nuovo Governo porteremo le nostre idee innovative. "Abbiamo da tempo elaborato una proposta di legge, già consegnata ad alcuni parlamentari della legislatura uscente, per la nascita della figura dell’Operatore Esperto dell’Emergenza che dovrà assorbire al suo interno anche gli Autisti Soccorritori, regolamentandone le condizioni di accesso, le modalità di formazione, il ruolo e le competenze professionali per consentire una interazione con medici ed infermieri costante e produttiva che assicuri ai cittadini il miglior servizio sul territorio per 365 giorni l’anno" concludono i sindacalisti.

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