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Girp, a rischio la consegna di farmaci

Farmaci Redazione DottNet | 24/03/2022 18:29

L'aumento dei prezzi dell’energia, e in particolare l’aumento dei costi del carburante, sta avendo un impatto immediato e significativo sul settore della distribuzione di farmaci e servizi sanitari

 La denuncia arriva dalla Girp, l’associazione europea dei distributori sanitari a servizio completo, che sono costretti a “far fronte a ulteriori pressioni e oneri finanziari a momento in cui devono ancora fare i conti  con gli impatti di Covid-19 sulla catena di approvvigionamento e sulla loro forza lavoro”. In pratica l'aumento dei prezzi dell’energia, e in particolare l’aumento dei costi del carburante, sta avendo un impatto immediato e significativo sul settore della distribuzione di farmaci e servizi sanitari, situazione che rappresenta una minaccia imminente e crescente per la distribuzione di prodotti medici e non medici alle farmacie, ospedali e altri operatori sanitari.

Quasi tre quarti di tutti i medicinali usati per curare tutte le malattie e condizioni in Europa, ricorda la Girp,  sono distribuiti attraverso distributori a servizio completo, la cui attività e i cui margini di remunerazione nella maggior parte dei Paesi europei sono regolamentati dal governo: i distributori non possono quindi influenzare la domanda dei medicinali, guidata dai medici, né i loro prezzi, gestiti dai produttori e stabiliti insieme alle autorità nazionali.

  Nessuna possibilità, quindi, di adattare i prezzi di vendita dei medicinali all’aumento dei prezzi dei costi dell’energia, al contrario di altri settori di attività, dove gli aumenti di prezzo possono essere “trasferiti” sui clienti agendo sulla leva del prezzo.

Il caro-energia, in questo modo, finisce per scaricarsi in via diretta sui distributori farmaceutici, mettendo in gravissimo pericolo il proseguimento del loro servizio. Da qui la richiesta del Girp a istituzioni e responsabili politici dell’Unione europea a riconoscere il ruolo di “collegamento vitale” dei distributori nel sistema di assistenza sanitaria con “la consegna sicura ed efficiente di medicinali e dispositivi”  e l’invito a trovare insieme “soluzioni praticabili a breve termine come i sussidi all’energia e i costi del carburante e le modifiche ai prezzi e ai rimborsi” per alleggerire il peso dell’aumento dei costi energetici  che i grossisti sono costretti a subire.

Senza interventi di ristoro, scrive il Girp,  “i distributori sanitari a servizio completo potrebbero essere costretti a ridurre il numero di consegne”, con inevitabili ripercussioni sull’accesso dei pazienti ai medicinali in tutta l’Unione europea. La sigla europea dei distributori  invita le istituzioni della Ue “a incoraggiare e collaborare con gli Stati membri dell’Unione europea per promuovere misure, come la revisione degli attuali meccanismi di tariffazione e rimborso e l’applicazione di una remunerazione che consenta sostenibilità finanziaria della distribuzione  a servizio completo settore che è un fattore chiave per la resilienza complessiva di un sistema sanitario”.

Dopo un’analisi su come, a livello più generale, sia vitale gestire un elemento critico come l’aumento dei costi energetici con interventi che assicurino equilibrio, perequazione e sostegno intersettoriale, con una politica energetica che persegua l’obiettivo primario di ripristinare un equilibrio e  permetta “che le aziende europee rimangano competitive a livello internazionale in futuro”, Girp esplicita alcune “recommendations” alle autorità europee “per supportare la sostenibilità finanziaria del servizio”.

“Sebbene la remunerazione per i distributori di servizi sanitari a servizio completo sia regolamentata a livello nazionale, bisognerebbe garantire che il costo della conformità sia trasparente per essere adeguatamente coperto dai diversi sistemi di remunerazione nazionali per i distributori di servizi sanitari” scrive il Girp, chiedendo di “rivedere le normative vigenti e supportare le linee guida per l’industria, per identificare le efficienze che potrebbero essere realizzate in sicurezza pur mantenendo elevati standard di assistenza e servizio. Misure come l’adozione diffusa di un uso più eco-sostenibile della fatturazione elettronica per le farmacie, invece della fatturazione cartacea, potrebbero far risparmiare ai distributori sanitari centinaia di migliaia di euro all’anno”.

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