Introdotte maggiori tutele per la nuove mamme ed un piano dedicato agli studenti di medicina e odontoiatria degli ultimi due anni di corso
Anche per il biennio 2022-2023 torna la polizza sanitaria dell’Enpam, da qualche anno offerta attraverso la società controllata SaluteMia. La nuova polizza, oltre ad avere i prezzi più bassi del mercato, che sono rimasti invariati rispetto al biennio appena concluso, si presenta con diverse interessanti novità. Fra queste si segnalano maggiori tutele per la nuove mamme ed un piano dedicato agli studenti di medicina e odontoiatria degli ultimi due anni di corso, che da qualche tempo, com’è noto, possono iscriversi volontariamente alla previdenza Enpam.
Il più interessante e consigliabile dei moduli di cui si compone l’offerta è senza dubbio il Piano base, che costituisce il nucleo dell’offerta di SaluteMia.
Oltre a quelle appena citate, il Piano base – che copre gli iscritti dai rischi che derivano da gravi eventi morbosi e include i rimborsi per i grandi interventi chirurgici – è stato arricchito con una serie di migliorie che rendono ancora più ampia e solida la protezione garantita. Al capitolo massimali, per esempio, l’area ricovero grandi interventi passa da 400mila a 700mila euro di copertura dei costi. Il massimale per anno e assicurato è stato invece portato da 500mila a 600mila euro per tutte le prestazioni.
I pazienti cronici potranno, da quest’anno, essere monitorati attimo per attimo da casa con il servizio ‘Monitor salute’, che permette di tenere sotto controllo a distanza i valori clinici in caso di malattie come diabete, ipertensione e broncopneumopatia ostruttiva. Del rinnovato Piano Base fa parte anche il servizio di video consulto per un ampio ventaglio di prestazioni specialistiche, che vanno dalla chirurgia alla cardiologia, dalla dermatologia alla neurologia. A partire da quest’anno, per ampliare il ventaglio dei possibili assicurati, SaluteMia consente di estendere la tutela anche ai familiari del socio che non fanno parte del nucleo familiare, pure se hanno costituito un nucleo a parte (ad esempio, il figlio o il fratello di un medico che non faccia il sanitario, anche se abbia a sua volta una propria famiglia). In questo caso, il familiare non convivente potrà sottoscrivere direttamente i piani sanitari per sé e per il proprio nucleo.
Nell’ampliamento del ventaglio dei possibili assicurati rientrano anche, come accennato, gli studenti degli ultimi anni di medicina ed odontoiatria che hanno scelto di iscriversi anticipatamente all’Enpam. Sono tre i nuovi piani appositamente predisposti per loro: Ippocrate, Leonardo e Pasteur, con un costo annuo che va da 90 a 550 euro, a seconda dell’ampiezza delle coperture sanitarie. Un sistema di protezione che include prestazioni ospedaliere ed extra ospedaliere pensate su misura per i più giovani. Inoltre, al futuro medico viene garantita un’indennità sostitutiva in caso di ricovero in istituto di cura, servizi di consulenza e prestazioni a tariffe agevolate.
Per quanto riguarda i costi previsti per i medici veri e propri, sono rimasti invariati rispetto al biennio precedente, e vanno (per il piano base) dai 300 euro annui per gli infra29enni ai 1.485 per gli ultra86enni (questa è una delle pochissime polizze che consente l’assicurazione di iscritti tanto anziani ad un prezzo così contenuto), a cui bisogna aggiungere 50 euro di quota associativa per il singolo medico e 80 euro, in caso di nucleo. Importante ricordare che per il secondo figlio, se minorenne, il contributo è ridotto del 40%, mentre dal terzo figlio in poi il contributo per il piano base è gratuito. Inoltre, la spesa è fiscalmente detraibile nella misura del 19 per cento entro il tetto di € 1.291,14, mentre non vengono tassati gli importi dei rimborsi conseguenti alla polizza.
E’ anche opportuno segnalare che per gli iscritti all’annualità 2021, pagando il contributo 2022 entro il 31 marzo, la copertura decorre comunque dal 1° gennaio 2022, mentre per i nuovi iscritti la polizza si attiva dal giorno successivo al pagamento, e vale quindi la pena provvedere il più presto possibile. Per aderire è necessario compilare il modulo che si può scaricare direttamente dal sito di SaluteMia (www.salutemia.net) e inviarlo secondo uno dei modi indicati. In conclusione, un nostro lettore ci ha segnalato che a partire da quest’anno non possono più godere dei servizi di SaluteMia i cittadini italiani che non hanno residenza in Italia. Ne restano quindi fuori le diverse centinaia di pensionati che hanno spostato la loro residenza all’estero (Tunisia, Portogallo, Albania le mete più gettonate) per ragioni fiscali, ma che di fatto, nella maggior parte dei casi, dimorano in Italia per quasi sei mesi all’anno; si tratta di soggetti che non hanno più la copertura del Servizio sanitario nazionale, per i quali quindi la polizza ha assunto negli scorsi anni una grande valenza sociale, garantendo una serie di prestazioni a chi ne era sprovvisto.
Ferma restando quindi l’assoluta convenienza di questa assicurazione per la quasi totalità dei medici e dei loro familiari, si auspica che si possa in futuro tornare ad includere tra i soggetti assicurabili anche i residenti all’estero, per un servizio davvero fruibile da tutti i sanitari italiani e magari in prospettiva totalmente sovrapponibile alla copertura pubblica.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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