Da marzo ad oggi sono circa 26,8 milioni i maggiorenni che hanno fatto uno o più tamponi a pagamento, con una spesa media pro capite di circa 76 euro
Gli italiani hanno speso di tasca propria oltre 2 miliardi di euro per sottoporsi ai tamponi per la ricerca del Covid. Il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta, da cui è emerso che da marzo ad oggi sono circa 26,8 milioni i maggiorenni che hanno fatto uno o più tamponi a pagamento, con una spesa media pro capite di circa 76 euro.
Per quasi 1 italiano su 5 l’importo pagato è stato ben più alto della media; 3,4 milioni di individui hanno speso tra i 100 e i 200 euro, mentre quasi 2 milioni hanno dovuto mettere a budget più di 200 euro; le fasce anagrafiche che in media hanno pagato di più sono i 25-34enni (93 euro) e i 45-54enni (81 euro).
Ma quali e quanti tamponi hanno fatto gli intervistati? Il 51% ha dichiarato di aver fatto un test rapido in farmacia o presso altra struttura sanitaria, il 36% un molecolare mentre il 32% un rapido in autosomministrazione, per una media di oltre 6 tamponi a testa. Di questi 6 tamponi ben 4 sono stati fatti negli ultimi tre mesi e, di conseguenza, gran parte dei costi si sono concentrati in questo lasso di tempo: se come detto, in media, gli italiani hanno messo a budget 76 euro per verificare il proprio stato di salute rispetto al Covid, 52 euro sono stati spesi solo negli ultimi tre mesi.
Nella maggior parte dei casi ci si è sottoposti a tampone a seguito di un contatto con un soggetto positivo (35,1%), perché non ci si sentiva bene (30,6%) o, anche senza averne obbligo, perché un parente/conoscente aveva avuto un contatto con un positivo (19,6%); 3,6 milioni quelli che lo hanno fatto per poter lavorare. In ultimo, ben due milioni di persone hanno fatto il test solo per semplice paura.
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