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Gli anticorpi Covid trasmessi dalle madri infette con l’allattamento al seno aiutano il bambino

Infettivologia Redazione DottNet | 04/11/2021 12:19

Emerge da uno studio condotto da due ricercatori italiani, Rita Carsetti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e Gianluca Terrin dell’Università la Sapienza di Roma

Gli anticorpi anti-COVID-19 trasmessi dalle madri infette ai loro figli attraverso l’allattamento al seno forniscono maggiori benefici al bambino di quanto ci si attendesse, perché stimolano l’immunità attiva nei neonati. Lo rivela uno studio italiano pubblicato da JAMA Network Open.
 
I ricercatori – Rita Carsetti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e Gianluca Terrin dell’Università la Sapienza di Roma – hanno studiato 21 bambini nati da madri positive al coronavirus al momento del parto. Due mesi dopo i ricercatori hanno rilevato che gli anticorpi IgG contro il virus prodotti dai corpi delle madri in risposta all’infezione erano stati trasmessi tramite il latte materno al sangue del bambino, determinando un’immunità passiva.


 
Tuttavia, gli anticorpi IgA nel latte materno avevano anche stimolato l’immunità attiva nei neonati, inducendo i loro sistemi immunitari a produrre i propri anticorpi IgA. Rispetto ai neonati delle madri infette allattati artificialmente, quelli allattati al seno presentavano elevati livelli di anticorpi IgA contro la spike del virus nella saliva. “Abbiamo mostrato per la prima volta che anche la madre può innescare la risposta immunitaria attiva del neonato attraverso il trasferimento di molecole immunitarie presenti nel latte materno, determinando la produzione di anticorpi salivari”, commentano gli autori dello studio.
 
 

Fonte: JAMA Network Open

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