
Prime evidenze dirette su un gruppo di donne vaccinate nel 2008. Studio su Lancet
Le donne che sono state vaccinate contro il papillomavirus (un virus a trasmissione sessuale) quando erano giovani di 12-13 anni si ammalano meno di cancro del collo dell'utero. Infatti tra le vaccinate c'è l'87% in meno di casi di tumore rispetto a un gruppo analogo di non vaccinate. È quanto emerso dal primo studio a lungo termine che offre la prima evidenza diretta dell'efficacia del vaccino contro il papillomavirus nel prevenire il tumore. Pubblicato sulla rivista Lancet, lo studio ha preso in considerazione uno dei primi vaccini entrati in uso contro il papillomavirus il Cervarix che previene infezioni dai due ceppi più comuni di papillomavirus collegati al tumore del collo dell'utero. La campagna vaccinale con questo vaccino è iniziata nel 2008 e le donne vaccinate sono state seguite fino al 2019.
Al via anche il diario psico-fotografico per superare la malattia umanizzando le cure. Il direttore generale Maurizio di Mauro: Il progetto si inserisce a pieno titolo nella traiettoria di presa in carico olistica dei pazienti oncologici
Ancora oggi le donne sono troppo schiacciate dal peso della famiglia e dalla mancanza di un Servizio Sanitario efficacemente orientato in ottica di genere
Anelli (Fnomceo): sia una svolta per la sanità e per i professionisti. Di Silverio (Anaao): Siamo a un bivio, o si investe sull'Ssn o si chiude
I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che il trattamento con indometacina era associato a un significativo miglioramento dei sintomi e dei livelli di saturazione dell'ossigeno
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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