Anaao-Cosmed spiega le modalità per fruire dell'agevolazione e per quali fasce è conveniente
Il riscatto agevolato della laurea e dei periodi di studio universitari (specializzazione, dottorato) non scade il 31 dicembre 2021 ma è norma a regime attivabile anche negli anni successivi. Lo spiega Giorgio Cavallero, Segretario Generale Cosmed che fa riferimento alla circolare Inps. Soddisfazione in particolare per i giovani che privi di reddito (o con redditi non imponibili come gli specializzandi) non avrebbero potuto fruire in tutto o in parte delle rilevanti deduzioni fiscali (fino al 45% del costo totale).
Non solo, ma i giovani che non hanno una collocazione lavorativa definitiva possono opportunamente attendere e riscattare nella cassa coerente con l'occupazione stabile allineando il riscatto alla contribuzione collegata alla definitiva collocazione lavorativa senza dover ricorrere a ricongiunzioni talora onerose.
In particolare è utile ricordare che il ricorso al riscatto agevolato comporta obbligatoriamente e irreversibilmente il calcolo della pensione con il sistema contributivo. È evidente che coloro che hanno iniziato il corso di laurea a partire dall'anno accademico 1996-97 non hanno alternative al sistema contributivo e pertanto il riscatto della laurea non consente di avere una contribuzione anteriore al 1996 e pertanto il riscatto agevolato è un’ottima opportunità per chi non vuole investire capitali rilevanti. "Ricordo - precisa Cavallero - che il riscatto agevolato costa al momento circa 5.250 euro lordi per ogni anno riscattato con recupero fiscale di circa il 45% per i dirigenti rateizzabili in 10 anni. In pratica il riscatto agevolato comporta una riduzione della busta paga di circa 140 euro netti al mese per 10 anni"
Il riscatto ordinario costa mediamente 20.000 euro per ogni anno riscattato ovvero circa quattro volte tanto. Tuttavia il riscatto agevolato pur determinando ovviamente un minore incremento della pensione rispetto a quello ordinario ai fini dell'anzianità e dell'eventuale anticipo dell'età di pensionamento, è equipollente a quello ordinario. Coloro che hanno iniziato il corso di prima del 1996-1997 devono fare molta attenzione infatti il riscatto ORDINARIO rappresenta l'ultima opportunità di accedere al sistema misto opportunità definitivamente preclusa per coloro che accedono al riscatto agevolato.
I benefici per coloro che si sono immatricolati nell'anno accademico 1995-1996 sono limitati infatti accedono al misto, ma limitatamente alla quota B e per un anno solo, in pratica un beneficio del 2% sulla pensione futura. Ben diversa è la situazione di coloro che si sono immatricolati nel 1994-1995 o negli anni precedenti costoro con il riscatto ordinario accedono al sistema misto con quota A che vale almeno il 23,8% di incremento della pensione futura (conteggiata sull'ultima busta ante 1993 e sulla media degli ultimi 5 anni per gli ante 1995).
Analogo il ragionamento per coloro che al di fuori dei periodi di studi possono vantare contribuzioni anche figurative (servizio militare, gravidanze) anteriori al 1996. Anche per costoro il riscatto agevolato comporta il passaggio irreversibile al sistema contributivo. La determinazione dell'INPS recepisce gli emendamenti di proroga più volte presentati da Cosmed in questi ultimi mesi. Si tratta di un tassello importante nella valorizzazione di quelle categorie dirigenziali che richiedono un lungo periodo di formazione per accedere all'attività lavorativa.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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