"Esistono solide prove a sostegno della trasmissione per via aerea di molti virus respiratori, tra i quali i coronavirus che all'inizio degli anni 2000 hanno provocato le epidemie di Sars e Mers, e poi il virus dell'influenza, il rinovirus umano e il
"Esistono solide prove a sostegno della trasmissione per via aerea di molti virus respiratori, tra i quali i coronavirus che all'inizio degli anni 2000 hanno provocato le epidemie di Sars e Mers, e poi il virus dell'influenza, il rinovirus umano e il virus respiratorio sinciziale"
Gli studi fatti in questi mesi sul virus SarsCoV2 obbligano a riscrivere quel che sapevamo sui meccanismi di trasmissione di molti virus, anche influenza e rinovirus e indicano come sia sempre stata sottostimata la possibilità della trasmissione dei virus per via aerea. Lo indica la ricerca internazionale che sulla rivista Science ha analizzato i dati finora pubblicati su questo tema nella letteratura scientifica. Allo studio, coordinato da Chia Wang, dell'universtià cinese Sun Yat-sen, hanno partecipato le università di Colorado, California e l'Istituto di Tecnologia di Israele.
Fino ad ora, osservano i ricercatori, le modalità ritenute dominanti per la trasmissione degli agenti patogeni respiratori sono state l'esposizione ai droplet, ossia le goccioline prodotte da tosse e starnuti da parte di individui infetti, e il contatto con superfici contaminate, mentre la trasmissione aerea attraverso l'inalazione di aerosol, ossia droplet di dimensioni inferiori ai 5 milionesimi di metro (nanometri), a una distanza superiore ai 2 metri dall'infetto è stata normalmente ritenuta rilevante solo per 'malattie inusuali'.
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