Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences
I ricercatori dell'Università di Zurigo hanno sviluppato una nuova tecnica chiamata SHREAD (SHielded, REtargetted ADenovirus) che prevede l'utilizzo di un adenovirus modificato per colpire direttamente le cellulle cancerogene senza intaccare quelle sane. Questa procedura, ispirata a quella utilizzata per lo sviluppo del vaccino Covid di Johnson & Johnson, AstraZeneca, CanSino e Sputnik V, aiuterà a ridurre gli effetti collaterali associati a radio e chemioterapia oltre a fornire un nuovo approccio alla lotta al Coronavirus. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences. L'adenovirus modificato previsto dalla tecnica SHREAD rilascia dei geni che servono da modello per anticorpi contro le cellule tumorali, citochine e altre sostanze di segnalazione.
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
L’approvazione Europea è supportata dai risultati dello studio clinico di Fase 3 SELECT GCA che ha dimostrato che i pazienti trattati con upadacitinib hanno raggiunto l’endpoint primario della remissione sostenuta e importanti endpoint secondari
Il trattamento in prima linea con daratumumab in somministrazione sottocutanea e in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone ha mostrato nei pazienti eleggibili a trapianto una sopravvivenza di circa 17 anni
Talquetamab è la prima immunoterapia per il trattamento del mieloma multiplo che abbia come target il GPRC5D (G-protein coupled receptor family C group 5 member D)
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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