Canali Minisiti ECM

Covid perde forza, cariche virali sempre più basse

Infettivologia Redazione DottNet | 19/04/2021 19:17

Per Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), "i nuovi contagiati sono meno infettivi. Effetto caldo anche su variante inglese"

"Stiamo rivedendo quello che è successo lo scorso anno, e cioè che con l'arrivo della bella stagione il virus perde forza". Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), descrive all'Adnkronos Salute "il fenomeno al quale stiamo assistendo da una settimana a questa parte", tanto da poterlo considerare "un trend consolidato: assistiamo alla presenza di campioni positivi" al coronavirus "sempre in minor misura - riferisce l'esperto - con cariche virali estremamente basse, a tal punto che è diventato difficile poter isolare il virus da un paziente positivo e sequenziarne il genoma. Questo autorizza a pensare che la famosa stagionalità del virus stia iniziando" e che "anche la variante inglese, ormai prevalente in Italia con percentuali al 95%", soffra il caldo esattamente come il coronavirus originario.

Caruso, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all'università degli Studi di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell'Asst Spedali Civili, prevede un futuro "più roseo" supportato dall'evidenza quotidiana. "Quello che vediamo analizzando campioni che sono tanti, migliaia ogni giorno, e quindi ci permettono in una settimana di avere un quadro importante - precisa il numero uno dei virologi italiani - è quasi una scomparsa delle cariche virali elevate. Quasi tutti" i contagiati "arrivano a essere debolmente positivi", riporta Caruso, evidenziando che "in queste condizioni un soggetto è anche estremamente meno infettante".

La bella notizia in una già buona è che "questo è vero anche per la variante inglese - osserva lo specialista - Il che vuol dire che anche le varianti non fanno eccezione alla stagionalità" dei virus respiratori, qual è Sars-CoV-2 in tutte le sue 'versioni'.

RIAPERTURE

Sulle riaperture, Caruso spiega che parlare di "rischio ragionato" abbia senso e riaprire "con giudizio" non dovrebbe portarci a richiudere a breve, come invece paventano alcuni esperti. "Quando il premier Mario Draghi prospetta la possibilità di un'apertura ragionata dice il vero", perché nella guerra contro Covid-19 la stagione calda aiuta e aiuterà. Allentare le misure in questo momento è quindi fattibile, a patto però di "non abbassare la guardia" e di "completare la vaccinazione degli anziani e dei fragili".

Sul fronte dell'andamento dell'epidemia, "in questo momento stiamo iniziando a vedere qualcosa di positivo e la cosa fa ben sperare", analizza lo specialista. Convinto che "in quel 'ragionamento' di Draghi, ma anche del Comitato tecnico scientifico", ci sia da un lato "l'idea che la bella stagione possa portare la gente a trascorrere più tempo all'aperto" dove il rischio di trasmissione del virus è inferiore, e dall'altro la consapevolezza di quanto "finalmente stiamo osservando: cariche virali minori associate al rialzo delle temperature, e dunque un minor rischio infettivo. Certo - avverte Caruso - non possiamo dire assolutamente che Sars-CoV-2 non è più infettante: il virus c'è e se raggiunge una persona fragile fa male, ed ecco perché è necessario mettere in sicurezza con la vaccinazione le categorie più a rischio" di malattia grave, ricoveri e morte.

"Dobbiamo mantenere alta l'attenzione - ribadisce il presidente dei virologi italiani - però possiamo vivere una vita più tranquilla, pensando che con la bella stagione il virus sta perdendo forza, che a una minore carica virale si associa una minore trasmissibilità, e che le persone vivranno di più all'aperto e andranno incontro a vaccinazione in misura speriamo sempre maggiore".

Commenti

I Correlati

Di Rosa, Presidente della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) sottolinea la necessità di attuare investimenti strutturali e il rafforzamento dei Sistemi sanitari

Gli esperti: Lotta a virus troppo lenta, rendere più accessibili strumenti prevenzione

Aodi: “Le linee guida dell’OMS sono essenziali, ma da sole non bastano, e soprattutto servono finalmente fatti e non certo parole da parte della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità"

Progetto Inf-Act termina a fine anno. Il futuro? Forneris: "La nostra rete è una forza, decisori politici e alte sfere della ricerca non dimentichino l'irripetibile sforzo fatto"

Ti potrebbero interessare

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

Ultime News

Più letti