In tempi brevi verranno adottate misure per aggiornare scheda tecnica e foglietto illustrativo con le informazioni sui casi di Dic (coagulazione intravascolare disseminata) e Cvst (trombosi cerebrale dei seni venosi) che si sono verificati
Da ieri in diverse regioni italiane sono riprese le somministrazioni del vaccino AstraZeneca. E dopo il via libera da parte dell'Ema, arrivano anche le informazioni aggiornate per i medici, raccomandazioni stilate dopo avere valutato le segnalazioni di eventi gravi registrati in concomitanza temporale con la somministrazione dell'immunizzazione. Sarà quindi chi prescrive, distribuisce o somministra il prodotto-scudo a comunicarle.
"Casi di trombosi e trombocitopenia, alcuni dei quali si presentano a livello di vena mesenterica o vena cerebrale/seno venoso cerebrale - spiega l'ente regolatorio Ue ai camici banchi - sono stati segnalati in persone che avevano recentemente ricevuto il vaccino AstraZeneca Covid-19, verificatisi per lo più entro 14 giorni dalla vaccinazione.
"L'Ema ritiene pertanto che il rapporto rischi/benefici del vaccino AstraZeneca rimanga positivo e non vi sia alcuna associazione con disturbi tromboembolici in generale. Tuttavia, verranno adottate misure per aggiornare scheda tecnica e foglietto illustrativo con le informazioni sui casi di Dic (coagulazione intravascolare disseminata) e Cvst (trombosi cerebrale dei seni venosi) che si sono verificati. Gli operatori sanitari sono invitati a prestare attenzione a possibili casi di tromboembolia, Dic o Cvst che si verificano in soggetti vaccinati". Quanto ai pazienti, "devono essere avvertiti di rivolgersi immediatamente a un medico per i sintomi di tromboembolia, specie i segni di trombocitopenia e coaguli di sangue cerebrale come lividi o sanguinamento facile e mal di testa persistente o grave, in particolare oltre tre giorni dopo la vaccinazione".
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