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Coronavirus: dispnea è il sintomo chiave che aiuta a distinguerlo

Infettivologia Redazione DottNet | 25/05/2020 14:14

E' diversa da quella di polmoniti virali, influenza ed ansia

Nelle sue forme non gravi, il Covid presenta somiglianze con altre malattie comuni, come legionella, influenza, polmoniti virali e dispnea da ansia. In base ai sintomi, i medici possono fare una diagnosi differenziale e il momento in cui questa può esser fatta con più accuratezza è dopo che appare la dispnea, o difficoltà respiratoria, unita a diminuzione dell'ossigeno nel sangue. A metterlo in luce uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings basato sull'analisi dei sintomi di oltre un migliaio di pazienti.  Spesso, spiegano i ricercatori, "i risultati dei tamponi dei pazienti impiegano giorni ad arrivare. Nel frattempo si può ricorrere a una diagnosi differenziale". La polmonite comunitaria da legionella, può presentarsi in modo abbastanza simile a quella da Sars-Cov-2.

Tuttavia, inizia con febbre e affaticamento, seguita da tosse e solo più tardi, nei casi più gravi, si aggiunge dispnea, mentre nei pazienti Covid in genere tosse e febbre si manifestano già all'esordio e la dispnea pochi giorni dopo, anche dopo che la febbre è diminuita.

Somiglianze vi sono anche con le polmoniti virali, ma in questo caso la dispnea si associa ad incremento della febbre e a tosse grassa, mentre in quella da Covid si ha un peggioramento della dispnea senza catarro.  A distinguere la dispnea provocata dall'ansia da quella provocata da Covid è il momento del giorno in cui insorge: nel primo caso tende a manifestarsi a riposo o quando si cerca di addormentarsi, nel Covid invece è costante e peggiora sotto sforzo.   La differenza tra influenza stagionale e Covid, infine, può non vedersi nelle fasi iniziali, ma la dispnea nel primo caso è rara e quando appare, in genere dopo il quarto giorno, tende a migliorare velocemente.

fonte:  Mayo Clinic Proceedings

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