Il rinnovo economico degli Accordi Nazionali di categoria ha portato nelle tasche dei medici compensi arretrati
Nel corso del 2018, com’è noto, i medici convenzionati (medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, addetti a continuità assistenziale, emergenza territoriale e medicina dei servizi) hanno ottenuto un rinnovo economico degli Accordi Nazionali di categoria che, in tempi diversi, ha portato nelle loro tasche una certa quantità di compensi arretrati. Si tratta precisamente degli accordi ratificati in Conferenza Stato Regioni ed in vigore dal 21 giugno 2018, che hanno consentito un parziale recupero del potere d’acquisto, dopo il blocco dei rinnovi contrattuali protrattosi per quasi un decennio.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti