Le neo mamme per il 2019 possono contare su 1.500 euro in più per le spese di nido e babysitter nel primo anno di vita del bambino o dell' ingresso nel minore in famiglia
Dall' assegno per le spese di nido e babysitter all' indennità di maternità per le libere professioniste. Previste anche tutele per le studentesse. E' il sostegno alla maternità garantito dall' Enpam, Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri. Una decisione in controtendenza rispetto a quello che accade in Italia, dove dal 1 gennaio 2019 le mamme lavoratrici non possono più chiedere all' Inps il contributo per pagare il servizio di 'babysitting' o asili nido a fronte della rinuncia al congedo parentale.
Si può fare richiesta per i nati dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019, data in cui si chiude il bando di quest' anno. I nati oltre questo termine verranno ricompresi nel bando del prossimo anno. Il sussidio bambino, che si aggiunge all' indennità di maternità, può essere chiesto una sola volta per ciascun figlio. Per i gemelli, come negli anni precedenti, la Fondazione è pronta a staccare un doppio assegno (e, in qualche caso, anche triplo)". Gli studenti di Medicina che decidono di iscriversi alla Fondazione già dal quinto o sesto anno di corso possono contare su un sussidio per la maternità, previsto anche in caso di adozione o di interruzione di gravidanza, di quasi 5 mila euro a cui si aggiunge il bonus bebè. "Per poter chiedere il sussidio - ricorda l' Enpam - il reddito familiare lordo annuo medio degli ultimi 3 anni non può essere superiore 53.353,04 euro, cioè 8 volte il minimo Inps (6.669,13 euro). Il tetto aumenta per ogni ulteriore componente del nucleo, escluso chi fa la domanda: per esempio, in una famiglia di tre persone, contando il papà e il neonato l' importo sale a 66.691,3 euro".
Le facilitazioni consistono nella possibilità di versare a rate, senza sanzioni, sia il contributo dovuto per l’anno di fatturato 2024 sia quello per l’anno di fatturato 2023
Le modifiche approvate riguardano la possibilità di tenere assemblee a distanza e una norma transitoria e finale sul conteggio della durata delle cariche espletate
Scotti (Fimmg): "Ad oggi 11.000 medici di famiglia sono in età pensionabile. Se non gradiranno il passaggio al rapporto di dipendenza, è probabile che molti di loro andranno via mettendo in crisi l'Ssn"
Il Casellario INPS ha effettuato sulle posizioni interessate controlli ex post al fine di stabilire la legittimità alla riscossione del Bonus
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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