Nel mondo circa 200 milioni di persone hanno ossa fragili; una donna su 3 e un uomo su 5 andranno incontro a una frattura
Via libera della Food and Drug Administration (Fda) a un farmaco per l' osteoporosi che rappresenta il primo nuovo approccio terapeutico in quasi due decenni: una strategia basata su una rara mutazione genetica in persone con ossa così dense che non si rompono mai. In tutto il mondo - ricorda il 'New York Times' - circa 200 milioni di persone hanno ossa fragili; una donna su 3 e un uomo su 5 andranno incontro a una frattura a causa dell' osteoporosi, spesso dell' anca o della colonna vertebrale.
Per molti, la rottura porta a una spirale discendente verso la disabilità. Il trattamento standard, con farmaci chiamati bifosfonati, fermano la perdita di massa ossea, ma non la ricostruiscono. Le alternative, l' ormone paratiroideo e un suo derivato, hanno un effetto limitato di ricostruzione. Il nuovo farmaco, romosozumab (nome commerciale Evenity*), sviluppato dall' americana Amgen in collaborazione con la belga Ucb, ripristina l' osso senza dar luogo a successiva scomposizione, secondo i risultati di due ampi studi clinici. Il prodotto è stato approvato solo per le donne in postmenopausa con alto rischio di frattura, e porterà un' avvertenza sulla sua etichetta, relativa al rischio di infarto o ictus.
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VII Rapporto Farmacia, forti disparità regionali e generazionali
La nota specifica che il farmaco Veoza contiene fezolinetant, un antagonista del recettore della neurochinina 3, ed è indicato per il trattamento dei sintomi vasomotori (VMS), da moderati a gravi, associati alla menopausa
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Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
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