Per il momento il problema interessa la sede di Cagliari. L'Ente sta inviando lettere perché la patologia è troppo generica
Un’assenza per malattia di quattro anni fa si sta trasformando in un incubo per pazienti e medici di famiglia. L’Inps sta chiedendo spiegazioni sulla patologia indicata nel documento del medico perché sarebbe troppo generica. O meglio l'Istituto, come scritto in una di queste missive, ritiene il certificato medico "anomalo sotto il profilo medico legale, poiché la diagnosi non comprova l'incapacità temporanea al lavoro".
Per il momento il problema sta coinvolgendo il distretto di Cagliari ma non è escluso che nei prossimi mesi la questione diventi nazionale. "Sono centinaia le lettere dell'Inps di Cagliari che stanno arrivando ai cittadini che si stanno rivolgendo ai propri medici di famiglia e si riferiscono ad un periodo che risale anche a 4-5 anni fa - spiega all'Ansa Edoardo De Pau, presidente provinciale del Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani (Snami) -.
Così se il medico ha diagnosticato ad esempio un'ipertensione arteriosa, avrebbe dovuto indicare, invece, "crisi ipertensiva in iperteso". "Viene da chiedersi perché dal 2015 ad oggi non sono stati fatti i controlli? - incalza De Pau - perché questi particolari non sono stati contestati immediatamente? Il medico di famiglia potrebbe essere andato anche in pensione o addirittura morto. A chi si rivolge il lavoratore? E quando i certificati sono stati rilasciati in qualche ospedale, Come si rintracciano quei medici ospedalieri? Ci sono grossi problemi - conclude De Pau - e stiamo pensando di chiedere, come sindacato, un incontro con l'Inps per sollecitare chiarimenti su questa vicenda che, a quanto mi risulta, è unica in Italia".
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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