Studio americano, piccole quantità di batteri possono uscire dagli impianti
E' nelle acque reflue che cova la resistenza agli antibiotici. I ricercatori della University of Southern California sono riusciti a individuare nei prodotti di trattamento delle acque, infatti, tracce di Dna resistente a questo genere di farmaci. Per Adam Smith, ricercatore che ha condotto l'analisi, "sistemi ingegnerizzati di trattamento delle acque finiscono per essere una specie di letto caldo per la resistenza agli antibiotici". La maggior parte degli antibiotici che consumiamo sono metabolizzati nel corpo.
Tuttavia, piccole quantità vengono espulse e vengono poi trasportate negli impianti di trattamento delle acque reflue. Qui trovano batteri che consumano lo scarto. Mentre lo fanno si imbattono negli antibiotici ed esprimono geni di resistenza che riducono l'efficacia dei medicinali. Mentre il batterio mangia, si riproduce e cresce e si accumula la biomassa che, una volta trattata, viene smaltita in discarica o utilizzata come fertilizzante per l'agricoltura e per le colture di mangime per il bestiame.
Questo, secondo loro, non solo complica ulteriormente le cose, ma può essere estremamente pericoloso. A causa delle loro dimensioni estremamente ridotte (sono 1.000 volte più piccoli dei batteri) i plasmidi liberi di fluttuare possono facilmente passare attraverso il sistema di filtrazione nel processo di trattamento e uscire dagli impianti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology.
fonte: Environmental Science & Technology
Arriva una App a semaforo targata AIFA per favorire l’uso appropriato degli antibiotici
VII Rapporto Farmacia, forti disparità regionali e generazionali
La nota specifica che il farmaco Veoza contiene fezolinetant, un antagonista del recettore della neurochinina 3, ed è indicato per il trattamento dei sintomi vasomotori (VMS), da moderati a gravi, associati alla menopausa
Per accelerare la disponibilità di trattamenti per malattie rare, le aziende condividono come stanno adattando le loro strategie di lancio e coinvolgendo in modo più approfondito medici ed esperti
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti