Canali Minisiti ECM

L'insufficienza renale è un allarme per lo scompenso cardiaco

Medicina Interna Redazione DottNet | 18/01/2019 11:52

Studio internazionale evidenzia il pattern che segnala la fase di riacutizzazione

L'individuazione di uno specifico 'pattern' di insufficienza renale durante la fase precoce di riacutizzazione dello scompenso cardiaco identifica i pazienti con un rischio aumentato ed una prognosi sfavorevole. E' quanto rivela uno studio internazionale condotto da Alberto Palazzuoli, responsabile della Uos Malattie Cardiovascolari afferente alla Medicina Interna 1, diretta da Ranuccio Nuti, dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese, in collaborazione con la Uoc Cardiologia ed il supporto delle Università di Yale e Glasgow.  Lo studio è stato pubblicato sull'International Journal of Cardiology.

Scompenso cardiaco acuto e insufficienza renale, viene spiegato, sono due patologie spesso associate visto che i due organi, il cuore e i reni, interagiscono sui meccanismi di regolazione vaso-motori e sulla omeostasi idrica e dei sali minerali del corpo umano.

"Lo scompenso cardiaco acuto rappresenta la prima causa di ospedalizzazione nei Paesi occidentali e circa un terzo dei pazienti ricoverati va spesso incontro ad una nuova riacutizzazione entro i primi sei mesi dalla dimissione", spiega il professor Palazzuoli secondo cui "un approccio terapeutico più mirato, orientato al riconoscimento e al trattamento precoce della ipertensione venosa centrale e polmonare e alla salvaguardia della funzione renale attraverso specifiche terapie, quali ultrafiltrazione e impianto di device di supporto per la circolazione, potrà migliorare il decorso clinico di questi pazienti".

fonte: International Journal of Cardiology

Commenti

I Correlati

Studio Usa, cruciale che ragazzi riposino almeno 7,7 ore a notte

Una ricerca guidata dall'I.R.C.C.S. Neuromed, pubblicata su "Immunity", svela questa complessa interazione biologica, inizialmente rivolta a proteggere il cuore, ma che può evolvere verso l'insufficienza cardiaca

La consapevolezza di questi rischi, spiegano gli esperti, rimane criticamente bassa, eppure i disturbi del ritmo cardiaco possono essere potenzialmente letali

Unicef-Iss, Italia quarta in Ue per gli under 19. Prima Cipro

Ti potrebbero interessare

Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme

"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"

Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici

Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue

Ultime News

Più letti