Sindacato ospedalieri, 'non rende giustizia ai camici bianchi'
Non è piaciuto per niente ai medici dirigenti ospedalieri lo spot della Rai con Enrica Bonaccorti sui risarcimenti per gli errori in corsia. "La tutela della salute e dei diritti di tutti i pazienti è anche una nostra priorità, ma lo spot con Enrica Bonaccorti proposto dalla Rai rischia di peggiorare un clima già pesante ed avverso nei confronti dei medici che lavorano negli ospedali pubblici", scrive in una nota il sindacato Coas medici. Nello spot a cui fanno riferimento i medici, Enrica Bonaccorti spiega: "a tutti può capitare di sbagliare, anche agli ospedali. E in questi casi tutti hanno diritto a un giusto risarcimento. Facciamoci sentire. Ci sono fino a dieci anni di tempo per reclamare quello che ci spetta"
"Sarebbe stato bello se lo spot avesse raccontato che il Servizio sanitario nazionale riceve sempre meno risorse, che manca personale e che spesso i nostri colleghi lavorano in condizioni impossibili. Ancora meglio sarebbe stato se lo spot avesse contestualmente denunciato il fatto che quasi ogni giorno un medico viene aggredito negli ospedali italiani", aggiunge Alessandro Garau, segretario generale del Coas medici dirigenti. E conclude: "Si rischia di imbarbarire e peggiorare il clima di diffidenza verso la Sanità ed i medici pubblici, a tutto vantaggio delle Assicurazioni e della Sanità privata. Un altro grave colpo alla Sanità pubblica, che favorisce in questo modo l'esodo dei medici verso il privato ed i suoi sistemi assicurativi. Gli effetti negativi si potranno valutare negli anni".
Il sindacato dei medici chiederà agli iscritti di segnalare ogni applicazione illegittima della norma ed eventuali richieste di restituzione di somme per turni di lavoro notturno già svolti
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"Esigua adesione allo sciopero, grazie a medici e infermieri per il loro impegno". I sindacati: "Adesioni allo sciopero del 20 novembre: dal Ministero le solite fake news"
La Circolare Inps 29 maggio 2019, n. 78, riepiloga i principi essenziali dell’istituto, specie in ordine alle modalità di calcolo dell’onere che si deve sostenere e su come provare l’esistenza del rapporto di lavoro
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