Obiettivo dello studio che riportiamo era la relazione tra i grandi calcoli della prostata e il rischio di insorgenza di cancro alla prostata (PCa).
Materiali e metodi: le cartelle cliniche di 340 pazienti che hanno ricevuto una biopsia prostatica presso la nostra istituzione tra gennaio 2015 e agosto 2016 sono state esaminate in modo retrospettivo. Dei pazienti, 82 avevano grossi calcoli prostatici visualizzati mediante ecografia transrettale e 88 non avevano o avevano scarsi calcoli prostatici. Abbiamo diviso questi pazienti in due gruppi: pazienti con grandi calcoli prostatici (gruppo 1) e pazienti senza calcoli prostatici (gruppo 2). Questi gruppi sono stati confrontati in base all'età, al livello totale di antigene prostatico specifico (PSA), al volume della prostata e alla diagnosi patologica finale.
Risultati: l'età media di tutti i pazienti era di 61,4 ± 6,2 anni, il PSA totale medio era di 12,3 ± 17,4 ng / mL, il volume medio della prostata era di 41,7 ± 17,6 mL e il tasso complessivo di rilevamento del cancro era del 31,5%. I tassi di rilevamento del cancro erano 41,3% e 22,6% nei gruppi 1 e 2, rispettivamente (p = 0,018). Tra i gruppi non sono state osservate differenze significative nell'età media, nel PSA totale medio o nel volume medio della prostata.
Conclusioni: nel presente studio, i grandi calcoli prostatici sono stati associati a carcinoma della prostata. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per esaminare la relazione tra grandi calcoli prostatici e PCa in modo più dettagliato. Gli effetti di calcoli della prostata particolarmente grandi nello sviluppo del PCa saranno un obiettivo necessario della ricerca futura.
Bibliografia: https://doi.org/10.4081/aiua.2018.3.181
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