Lo evidenzia un recente studio pubblicato su JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery. Lo studio, condotto dal gruppo di Brittany Barber, dell'Università di Washington a Seattle, ha analizzato dati di oltre 162.000 donne
Esiste una connessione tra il consumo di bevande zuccherate e un rischio significativamente maggiore di cancro della cavità orale nelle donne, indipendentemente dalle loro abitudini di fumo o consumo di alcol. Lo evidenzia un recente studio pubblicato su JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery. Lo studio, condotto dal gruppo di Brittany Barber, dell'Università di Washington a Seattle, ha analizzato dati di oltre 162.000 donne per un periodo di 30 anni. I risultati sono impressionanti: le donne che consumavano una o più bevande zuccherate al giorno presentavano un rischio quasi 5 volte maggiore di sviluppare cancro orale rispetto a quelle che ne consumavano meno di una al mese. Il rischio è elevato sia per i tumori della lingua che per altri sottositi della cavità orale con aumento stimato di circa 3 casi ogni 100mila abitanti.
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
La borsa di studio arriva a quattro anni dalla scomparsa della presidente di Acto Campania, vittima di un tumore eredo familiare varata grazie proprio al suo impegno
Per la prima volta, i ricercatori cercheranno di individuare una “firma”, cioè un biomarcatore multimodale non invasivo di ipossia, per indirizzare in maniera più appropriata i pazienti che lo necessitano verso la radioterapia con particelle pesanti
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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