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I grassi omega-3 potrebbero ridurre il rischio di parto prematuro

Nutrizione Redazione DottNet | 19/11/2018 17:51

Gli integratori olio di pesce vanno presi almeno dalla 12ima settimana

Gli integratori di grassi omega-3 in gravidanza (i grassi del pesce o più precisamente il DHA - almeno mezzo grammo al dì - e l'EPA) possono ridurre il rischio di parto prematuro.   Lo rivela una vasta revisione di dati già pubblicati sull'argomento condotta da Philippa Middleton del Cochrane Pregnancy and Childbirth e del South Australian Health and Medical Research Institute (SAHMRI). La meta-analisi è stata pubblicata sulla rivista Cochrane Review.   Con qualcosa come 15 milioni di nati prematuri ogni anno nel mondo, i parti pre-termine rappresentano una delle problematiche più difficili da prevedere che riguardano i neonati, rileva Middleton, con ricadute importanti sulla salute del bambino a lungo termine. Sarebbe quindi dirimente poter ridurre il rischio di questo evento, meglio ancora se con un integratore alimentare che già oggi molte gestanti assumono.

Rianalizzando i dati disponibili, Middleton ha stimato che per le donne aumentare l'assunzione giornaliera di omega-3 in gravidanza riduce il rischio di parto prematuro (prima della 37ma settimana di gravidanza) dell'11% (da 134 casi per 1000 parti a 119 per 1000). Inoltre riduce il rischio di avere un parto molto prematuro (prima della 34ma settimana) del 42% (da 46 per 1000 nati a 27 per 1000). Infine riduce il rischio di avere un bebè molto sottopeso (meno di 2500g) del 10%. La dose ottimale di omega-3 è risultata essere di 0,5-1 grammi al dì (e almeno mezzo grammo di DHA) a partire dalla 12/ima settimana di gestazione.

fonte:  Cochrane Review

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