Sono circa 25mila i camici bianchi interessati. Ecco quanto si perderebbe
Pensione quota 100 rischia di costare cara ai circa 25mila medici e dirigenti sanitari nati tra il 1954 e il 1957 interessati al provvedimento. Che avrà un costo pari a una riduzione fino al 30% dell'assegno pensionistico. Il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, in audizione alla Camera sulla manovra, ha commentato la norma e snocciolato dati poco confortanti partendo da "una legge di bilancio che presenta incertezze insite sui conti". L' introduzione della quota 100 per l' anticipo pensionistico, afferma l'Upb, "potrebbe potenzialmente riguardare nel 2019 fino a 437.000 contribuenti attivi di cui, come dicevamo, 25mila medici. Qualora l' intera platea utilizzasse il canale di uscita appena soddisfatti i requisiti potrebbe comportare un aumento della spesa pensionistica lorda stimabile in quasi 13 miliardi nel 2019 e sostanzialmente stabile negli anni successivi".
"Questa stima - chiarisce l'Upb - non è ovviamente direttamente confrontabile con le risorse stanziate nel Fondo per la revisione del sistema pensionistico per vari fattori: dal tasso di sostituzione dei potenziali pensionati con nuovi lavoratori attivi a valutazioni di carattere soggettivo (condizione di salute o penosità del lavoro) o oggettivo (tasso di sostituzione tra reddito e pensione, divieto di cumulo tra pensione e altri redditi, altre forme di penalizzazione)".
Secondo l'Anaao la riforma determinerebbe in un solo anno l’acquisizione del diritto al pensionamento di ben quattro "scaglioni". E i processi previdenziali saranno così rapidi, avvertono ancora i medici, da impedire il trasferimento di esperienze e di pratica clinica. Come nel caso degli infermieri, "i 25mila medici in uscita dal Ssn con "quota 100" andranno a sommarsi – spiega il segretario nazionale Anaao Carlo Palermo – alle oltre 7mila unità di personale già venute meno dal 2010 al 2016, secondo quanto certificato dal Conto annuale dello Stato. A questo punto aspettiamo risposte concrete dal Mef e dalla Funzione pubblica. Il governo deve mettere in campo le misure necessarie per accelerare l’entrata nel sistema di tutti i medici che si specializzeranno, attraverso l’apertura dei concorsi e anticipando il meccanismo delle assunzioni".
FLAT TAX - Nel complesso la flat tax per partite Iva ed autonomi, rileva Upb, comporta un beneficio medio complessivo per i contribuenti coinvolti di circa 5.300 euro pari a circa il 16,9% del loro reddito, di cui circa la metà deriva dal passaggio dall'Irpef alla tassazione sostitutiva, 5 punti sono dovuti all'esclusione dal regime Iva e i restanti 4,2 all'agevolazione contributiva.
PACE FISCALE - Quanto alla dichiarazione dei redditi integrativa e le diverse forme di definizione agevolata premiano "i contribuenti meno meritevoli e indebolisce il senso di obbedienza fiscale della platea dei contribuenti, oltre che compromettere le entrate future"
PIL - "Il rallentamento congiunturale già sottolineato in occasione della presentazione della Nadef si è ulteriormente accentuato - spiega l'Upb - Ne risulta confermata la previsione, indicata in sede di validazione dello scenario tendenziale, di una crescita dell'1,1% del Pil 2018, mentre emergono ulteriori rischi al ribasso relativamente al prossimo anno . Secondo le stime di breve termine dell'Upb la crescita del 2019 già acquisita risulterebbe pari allo 0,1%, rendendo l' obiettivo di aumento del Pil per il prossimo anno (1,5%) ancora più ambizioso di quanto già rilevato in precedenza".
Le modifiche approvate riguardano la possibilità di tenere assemblee a distanza e una norma transitoria e finale sul conteggio della durata delle cariche espletate
Scotti (Fimmg): "Ad oggi 11.000 medici di famiglia sono in età pensionabile. Se non gradiranno il passaggio al rapporto di dipendenza, è probabile che molti di loro andranno via mettendo in crisi l'Ssn"
Il Casellario INPS ha effettuato sulle posizioni interessate controlli ex post al fine di stabilire la legittimità alla riscossione del Bonus
La modifica introdotta dall'Ente non è stata l'unica: l'obiettivo è di migliorare la fruibilità della procedura da parte dei medici certificatori e garantendo un iter più rapido ed efficiente per gli utenti
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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