Oms, riduzione troppo lenta per debellare la malattia entro 2020
Nel 2017 ci sono stati 10 milioni di casi di tubercolosi nel mondo e 1,3 milioni di morti: numeri che calano troppo lentamente per riuscire a debellare la malattia entro questo decennio rileva il Global Tuberculosis Report. Due terzi dei casi, rileva il documento, riguardano appena otto Paesi, con l'India che da sola ha il 23% delle diagnosi. In totale sono 30 i Paesi considerati 'ad alto peso' per la malattia, mentre la regione europea e quella americana dell'Oms hanno il 3% di casi ciascuna. "Si stima che circa 1,7 miliardi di persone nel mondo, il 23% della popolazione globale, abbia l'infezione latente - ricorda il rapporto - e quindi rischia di sviluppare la malattia nel corso della vita".
Il numero dei casi è in continua discesa negli ultimi anni, ma troppo lentamente per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 per la malattia. Al momento si registra un tasso di diminuzione dell'incidenza intorno al 2%, mentre servirebbe del 4-5%, e il tasso di mortalità dovrebbe essere del 10% e invece è del 16%. Per dare il 'colpo finale' servirebbero più fondi, sottolinea il rapporto, visto che rispetto al fabbisogno mancano all'appello 3,5 miliardi di dollari, rispetto ai 10,5 che sarebbero necessari. A preoccupare è anche il fenomeno della resistenza agli antibiotici, che riguarda il 3,6% dei nuovi casi e il 17,6% di quelli già diagnosticati. "Per la maggior parte dei paesi - ha spiegato Tereza Kazaeva, che dirige il programma dell'Oms sulla Tbc - la fine dell'epidemia di tubercolosi rimane un'aspirazione più che una realtà. Il meeting dell'Onu fornirà una piattaforma per aumentare l'impegno dei Paesi. Il tempo di agire è ora".
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