L'indagine è per omicidio colposo e sono una decina i medici indagati
Il sostituto procuratore di Brescia Claudia Moregola ha iscritto nel registro degli indagati tutti i medici che hanno avuto contatti con la piccola Nicole, la bambina di quattro anni di Gottolengo, in provincia di Brescia, morta giovedì agli Spedali Civili per un'infezione nata da un'otite. Il decesso è dovuto alla presenza di un grave ascesso cerebellare che nessuno, prima dei medici del Civile, avevano individuato. L'indagine è per omicidio colposo e sono una decina i medici indagati. Atto dovuto come garanzia per gli stessi medici, alla luce dell'autopsia che sarà eseguita sul corpo della bambina nei prossimi giorni per capire se c'era la possibilità di salvarla.
"Qualcosa deve essere successo" secondo i genitori della piccola che da oltre un mese aveva dolori e febbre. Sotto indagine il pediatra, il medico che l'ha visitata per primo, poi quelli dell'ospedale di Manerbio e quelli della clinica Poliambulanza in città, e infine i medici degli Spedali Civili di Brescia dove Nicole era stata operata d'urgenza il giorno di Pasqua.
"Forse poteva essere salvata" il pensiero del parroco. Sarà l'indagine della magistratura a dare risposte certe e i primi responsi arriveranno dall'autopsia che sarà eseguita a Brescia ma da medici esterni agli Spedali Civili e probabilmente in servizio all'ospedale Gaslini di Genova. Nel frattempo il cuore della piccola Nicole batte già nel petto di un altro bambino, dopo la decisione della famiglia di donare gli organi. "Nicole voleva fare il medico da grande. Con il suo gesto pur senza saperlo ha coronato il suo sogno aiutando gli altri" il racconto tra le lacrime del papà Mattia.
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