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Tolto un tumore e impiantati elettrodi, donna sorda totale ritrova l'udito

Otorinolaringoiatria Redazione DottNet | 09/02/2025 19:01

L'intervento, durato 10 ore, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino

 Sorda da entrambe le orecchie, ha recuperato l'udito dopo un intervento combinato, unico nel suo genere, nel quale è stato asportato un grosso tumore e sono stati impiantati elettrodi cerebrali. L'intervento, durato 10 ore, è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. La paziente era divenuta sorda in maniera progressiva partendo da un otosclerosi all'orecchio destro. Una patologia relativamente comune che tuttavia si era evoluta molto rapidamente, per una variante che si era estesa in modo permanente anche all'orecchio interno.

Così da alcuni anni la donna non riusciva più a percepire le parole, neppure utilizzando le protesi acustiche, nonostante un intervento.  A complicare il quadro clinico, la diagnosi di un grosso tumore benigno del nervo vestibolare sull'altro orecchio, noto come neurinoma dell'acustico. La sordità è quindi divenuta completa. Alla paziente è stato prima posizionato un impianto cocleare nell'orecchio destro da parte del professor Andrea Canale, della Otorinolaringoiatria universitaria dell'ospedale Molinette (diretta dal professor Giancarlo Pecorari).
Successivamente è stata sottoposta al lungo e delicato intervento neurochirurgico, effettuato dal dottor Francesco Zenga (responsabile della Chirurgia del Basicranio ed Ipofisaria delle Molinette). Un'operazione che ha portato alla rimozione totale del tumore a carico del nervo acustico preservando le funzioni neurologiche degli altri nervi, che spesso - spiegano i medici - possono essere danneggiati con questo tipo di chirurgia. Nell'intervento il neurochirurgo Zenga e gli otorinolaringoiatri Roberto Albera ed Andrea Canale hanno deciso di impiantare l'elettrodo che stimola direttamente i nuclei cocleari dentro il cervello. Ora la paziente è in grado di sostenere conversazioni normali, grazie alla stimolazione uditiva elettrica di entrambe le orecchie, ha recuperato la percezione spaziale dei suoni e ha notato un miglioramento significativo anche nell'equilibrio.

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