Come fare per il cumulo. Oliveti, la 'priorità è pagare presto': attesa la piattaforma informatica
Via libera del Consiglio di amministrazione dell'Enpam (Ente di previdenza di medici e dentisti) alla convenzione con l'Inps sul cumulo gratuito dei contributi versati in differenti gestioni. A darne notizia la stessa Cassa pensionistica che, spiega il presidente Alberto Oliveti in una nota, attende "indicazioni per firmare materialmente il documento. La nostra priorità è che si proceda in tempi brevi al pagamento delle pensioni".
L'Enpam aspetta ora la messa a disposizione da parte dell'Inps della nuova piattaforma informatica, dedicata agli istituti del cumulo e alla totalizzazione dei contributi.
Alla Cassa, riporta Pensioni Oggi, sono arrivate «circa 150 domande» di medici e dentisti che vorrebbero accedere al cumulo gratuito di quanto versato in più di una gestione; le istanze, dall'entrata in vigore della disciplina (il 1° gennaio 2017), «sono cresciute al ritmo di una decina al mese». E c'è la probabilità che regole e tempi certi di attuazione della norma spingano altri professionisti a presentare richiesta. Secondo il presidente dell’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri Alberto Oliveti la priorità è che si proceda in tempi brevi al pagamento delle pensioni.
Venerdì scorso gli uffici dell’Enpam hanno scritto all’Istituto pubblico chiedendo di ricevere gli allegati tecnici e per ottenere informazioni sugli ultimi adempimenti amministrativi necessari per sottoscrivere la convenzione. L’Enpam sta inoltre attendendo la messa a disposizione da parte dell’Inps della nuova piattaforma informatica dedicata al cumulo e alla totalizzazione. Il 20 febbraio, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell’Istituto pubblico Tito Bieri aveva stimato che sarebbero stati necessari circa 10 giorni.
Le regole
Nel documento diffuso lo scorso anno la Fondazione ha illustrato che per la pensione anticipata in cumulo valgono i requisiti della legge Fornero, per cui gli uomini possono chiedere il pensionamento con 42 anni e 10 mesi di contribuzione, che diventano 41 anni e 10 mesi per le donne. In entrambi occorre però rispettare i requisiti previsti dall'ordinamento Enpam e cioè avere 30 anni di anzianità dalla laurea e cessare l'attività professionale in regime di convenzione.
Per la pensione di vecchiaia invece i requisiti di uscita sono quelli validi per le singole gestioni: la parte di pensione Inps si matura al raggiungimento dei requisiti pubblici di contribuzione e di età pari a 66 anni e 7 mesi (nel 2018) e la parte Enpam con i requisiti della Fondazione cioè a 68 anni. Fermo restando un requisito contributivo minimo di 20 anni complessivamente maturati. L'assicurato riceverà quindi solo la quota dell'Inps e poi dovrà attendere l'età anagrafica di 68 anni per ricevere lo spezzone maturato nell'Enpam previa cessazione dell'attività lavorativa. Con riferimento agli iscritti successivamente al 31.12.1995 è necessario anche rispettare un importo dell'assegno non inferiore a 1,5 volte l'assegno sociale, cioè circa 675 euro lordi al mese.
Naturalmente il cumulo per la pensione di vecchiaia può non essere necessario ove l'assicurato abbia già maturato il requisito contributivo di 20 anni nell'Inps. In tal caso l'assicurato può fare due domande autonome e distinte: all'Inps all'età di 66 anni e 7 mesi e poi successivamente all'Enpam a 68 anni a condizione di aver maturato nella gestione almeno 5 anni di contributi. Ottenendo due prestazioni pensionistiche. La strada del doppio binario andrà scelta soprattutto per quei medici che intendono continuare l'attività lavorativa dato che l’Enpam consente di continuare a lavorare in convezione fino a 70 anni.
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
"E' un’opportunità a costo fisso che permette di investire sull’assegno futuro sfruttando le agevolazioni fiscali e, per professionisti che andranno in pensione in cumulo, di anticipare il pensionamento"
Sconto fino a 16 mesi sull’età pensionabile per le madri (anche le donne medico iscritte all’Inps) con quattro o più figli che accedono alla pensione con il sistema contributivo
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti