Scelte più consapevoli nella prevenzione con i vaccini anti-HPV di nuova generazione.
Il Papillomavirus Umano (HPV) è un virus appartenente alla famiglia dei Papillomaviridae. La maggior parte dei virus di questa famiglia causa malattie non gravi, alcuni però possono provocare il cancro al collo dell’utero, al cavo orale, all’ano, all’esofago e alla laringe.
Il tumore alla cervice uterina è il tumore più frequente nella donna dopo il tumore al seno. Il numero di nuovi casi di carcinoma della cervice uterina è tuttavia in diminuzione grazie alla diffusione e all'adesione ai programmi di screening (pap-test e HPV test). Oltre a regolari controlli ginecologici, le donne hanno da qualche anno uno strumento in più per difendersi da questo tipo di tumore: il vaccino anti-HPV.
I vaccini contro il Papillomavirus umano sono semplici ed economici, oltre che efficaci nella prevenzione dal cancro cervicale, considerando che infezioni persistenti da HPV provocano il cancro cervicale nel 70% dei casi.
Ad oggi sono disponibili in commercio due tipi di vaccini che vengono somministrati per via intramuscolare: uno bivalente e uno tetravalente. Il primo è diretto contro i ceppi 16 e 18 del virus, in grado di causare lesioni precancerose, mentre con il secondo, oltre alla protezione contro i ceppi citati, si aggiunge anche quella contro i ceppi 6 e 11, che causano la formazione di condilomi a livello genitale. Il vaccino tetravalente offre una protezione contro le lesioni non tumorali ed è indicato anche per gli uomini.
Nel 2017 a questi due tipi si è aggiunto un terzo vaccino, detto nonavalente che assicura la protezione contro sette sierotipi di HPV. Secondo gli studi di Joura et al., 2015, e di D'Addario et al., 2017, effettuati su ragazze adolescenti, i programma di vaccinazione HPV forniscono un trattamento immunitario efficace e sicuro anche a lungo termine. Le pazienti sono state seguite per diversi anni dopo la vaccinazione, sia dal punto di vista clinico (esami ginecologici) che dal punto di vista immunitario (capacità di sinterizzare anticorpi anti-HPV). Con i vaccini attualmente disponibili, sintetizzati in laboratorio, non vi è alcuna possibilità di provocare l’infezione da HPV, mostrando un’elevata sicurezza e tollerabilità. In questa maniera è possibile una prevenzione sicura ed efficace.
Negli ultimi tempi infatti, è cresciuta la consapevolezza dei genitori italiani sulla vaccinazione contro l'HPV. Dall'indagine Censis del 2017 è emerso che 10 genitori di adolescenti italiani su ,9 sanno che alcuni ceppi di questo virus sono responsabili del tumore al collo dell’utero, ma solo 1 su 2 sa che provoca tumori anche nell’uomo. Il 32% dei genitori risulta favorevole alla vaccinazione (perché protegge dal tumore) e l’88% è favorevole all’estensione della vaccinazione gratuita anche ai maschi dai 12 anni.
A tale proposito, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha esteso la vaccinazione anche ai maschi dall'undicesimo anno di età.
Fonti bibliografiche:
D'Addario M., Redmond S., Scott P., Egli-Gany D., Riveros-Balta X., Restrepo A., Low N. Two-dose schedules for human papillomavirus vaccine: Systematic review and meta-analysis. 2017 Vaccine 35:2892-2901
Joura M.D et al. A 9-Valent HPV Vaccine against Infection and Intraepithelial Neoplasia in Women. The New England Journal of Medicine. 2015; 372-711
Indagine Censis 2017. Com’è cambiato l’atteggiamento dei genitori italiani sulla vaccinazione anti-HPV.
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