L’impatto del tempo di attesa per AVR è un fattore determinante nel calcolo del rischio di morte nei pazienti con stenosi aortica severa.
I pazienti con stenosi aortica severa sintomatica presentano un tasso di sopravvivenza bassa se non si interviene tempestivamente con la sostituzione della valvola aortica (AVR). Per tali pazienti è stata definita una classe di raccomandazione IA, mentre per i pazienti con stenosi aortica severa asintomatica si fa riferimento alle raccomandazioni di classe II. Il tempo di attesa tra la raccomandazione per l’intervento di sostituzione della valvola aortica e l’intervento stesso potrebbe esporre il paziente ad un inutile rischio di progressione dell’insufficienza cardiaca. Ciò potrebbe portare all’ospedalizzazione e alla morte del paziente prima dell’intervento. Ad ogni modo, molti pazienti potrebbero scegliere di aspettare la progressione dei sintomi prima di sottoporsi all’intervento o attendere lo sviluppo di nuove tecnologie.
A tal fine, sono stati monitorati, da gennaio 2008 a dicembre 2012, circa 1005 pazienti con stenosi aortica severa sintomatica. La sostituzione della valvola aortica è stata raccomandata a circa l’82% dei pazienti e, di essi, l’87,6% è stato realmente sottoposto all’intervento. È stato ideato un modello per la valutazione complessiva della sopravvivenza a partire dalla data di raccomandazione di sottomissione a AVR o dalla data dell’intervento, utilizzando il modello della regressione Cox e modelli multi-stato.
La mediana del tempo di attesa fino all’operazione è di circa 2,9 settimane ed in questo periodo la mortalità risulta bassa sia nel gruppo AVR che in quello che non riceve AVR. La mortalità a 30 giorni dopo l’intervento è del 3.9% ed, in particolare, del 3,2% per AVR chirurgica (SAVR) e del 7% per il trattamento trans-catetere (TAVI). La mortalità nel tempo di attesa per AVR è del 3,7% e 11,6% ad 1 e 6 mesi rispettivamente. È emerso inoltre che la mortalità nel tempo di attesa per la TAVI è maggiore che per la SAVR come riportato nella seguente tabella.
1 mese |
6 mesi |
12 mesi |
|
Gruppo SAVR |
3,7% |
8% |
9,6% |
Gruppo TAVI |
3,8% |
23,3% |
27,5% |
Si può dunque affermare che prolungare il tempo di attesa determina un incremento del tasso di mortalità. Sebbene infatti il tempo di attesa non sia legato al cattivo esito dell’AVR, molti pazienti potrebbero morire aspettando l’intervento. I pazienti dovrebbero dunque sottoporsi ad AVR sulla base dell’urgenza, evitando ritardi superiori ad un mese.
Fonte:
S. Chris Malaisrie et al. Mortality While Waiting for Aortic Valve Replacement. Ann Thorac Surg 2014; 98:1564–71
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