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L’Enpam è l’unica Cassa che ha una prospettiva di vita a 50 anni come richiesto dal nuovo decreto. Scongiurato il rischio di passare al contributivo

Previdenza Silvio Campione | 26/02/2012 12:29

Buona notizie per l’Enpam e per i suoi iscritti. Secondo le analisi degli esperti, solo la Cassa dei medici (e dei notai) ha una prospettiva di vita a 50 anni, come richiesto dalla nuova normativa, combinando entrate e uscite, nonché le rendite da patrimonio (inizialmente escluse). Ma andiamo per ordine: la ministra Elsa Fornero, come abbiamo visto nelle settimane scorse, ha fatto segnare un punto al suo attivo con l’approvazione del decreto legge 216/2011 (cd “Milleproroghe”) convertito giovedì scorso dal Senato.

 L’articolo 29 (comma 16/nonies), modificando l’articolo 24 (comma 24) del dl 201/2011, sposta dal  30 giugno al 30 settembre  l’adozione da parte delle Casse privatizzate – tra cui l’Enpam - delle “misure volte ad assicurare l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquanta anni”. Decorso il termine del 30 settembre 2012 senza l'adozione dei previsti provvedimenti, ovvero nel caso di parere negativo dei Ministeri vigilanti, si applicano, con decorrenza dal 1° gennaio 2012: a) le disposizioni sull'applicazione del pro-rata agli iscritti alle relative gestioni; b) un  contributo di solidarietà, per gli anni 2012 e 2013, a carico dei pensionati nella misura dell'1 per cento”. Ipotesi, queste, scongiurate per i medici grazie appunto al buono stato di salute della Cassa.  In effetti la ministra Fornero vuole – e non lo ha mai nascosto - un passaggio complessivo al sistema di calcolo contributivo delle pensioni, scelta che alcuni enti potrebbero dover fare per garantire l'equilibrio di lungo periodo.

Agli enti previdenziali privati viene, infatti, richiesto con legge (dl 201/2011, art. 24 comma 24) un equilibrio tra entrate - composte dai versamenti contributivi degli iscritti e dalle rendite del patrimonio - e uscite di 50 e non più di 30 anni. La Camera, come si ricorderà, aveva accolto il 20 gennaio un emendamento (che oggi è il comma 16/nonies dell’art. 29  del dl 216/2011 - cd. Milleproroghe) di Giuseppe Francesco Marinello (Pdl) che posticipa dal 30 giugno al 30 settembre 2012 la scadenza entro cui le Casse di previdenza professionali possono mettersi in regola con i saldi previdenziali e bilanci tecnici in equilibrio su 50 anni. “Il Governo – in quell’occasione sottolineò Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, l’associazione delle casse private, nonché presidente dell’Inpgi, la cassa dei giornalisti - – ha detto anche di voler rivedere con decreto i criteri per la tenuta dei bilanci e su questo diamo la nostra piena disponibilità a cooperare”.
  Intanto le consulte dell’Enpam sono di nuovo in riunione, a partire da venerdì scorso, per concludere l’esame delle riforme previdenziali. L’iter culminerà con la seduta straordinaria del Consiglio nazionale della Fondazione già prevista per fine marzo. Il primo comitato consultivo convocato è stato quello del fondo della Medicina generale (23 febbraio), seguito da quello della Libera professione (24 febbraio), degli Specialisti esterni (7 marzo) e degli Specialisti ambulatoriali (9 marzo). Il percorso si chiuderà con il Consiglio nazionale, che è l’unico organo rappresentativo del Fondo di previdenza generale – quota A, cui sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri indipendentemente dal tipo di attività svolta. La riunione straordinaria è stata programmata per il 24 marzo, nel rispetto del cronoprogramma iniziale. “Come annunciato, la Fondazione Enpam sarà in grado di presentare al ministro Fornero una riforma complessiva che assicurerà la sostenibilità dei conti a 50 anni – ha dichiarato il vicepresidente vicario Alberto Oliveti -. Inoltre la riforma rispetta i diritti acquisiti e porta alla crescita del patrimonio.” Il Consiglio nazionale straordinario sarà anche l’occasione per fare il punto sulle modifiche statutarie. Il percorso dimodifica dello Statuto della Fondazione è iniziato lo scorso anno con la nomina di una commissione paritetica Enpam-Fnomceo e con la convocazione delle organizzazioni sindacali dei dipendenti, dei convenzionati, dei liberi professionisti. Ulteriori incontri si svolgeranno prima del Consiglio nazionale, di cui fanno parte i presidenti o i delegati di tutti i 106 Ordini provinciali d’Italia.

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