Via libera definitivo da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) all'introduzione in commercio della pillola dei 5 giorni dopo, il contraccettivo d'emergenza, a base di ulipristal acetato (Ua), che funziona fino a cinque giorni dopo un rapporto sessuale non protetto. La firma del direttore Generale in calce al decreto che autorizza l'immissione in commercio sarebbe già avvenuta nei giorni scorsi. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale dovrebbe avvenire entro pochissimi giorni.
I tempi sono stati più rapidi del previsto perché il farmaco, essendo classificato in fascia C (ovvero farmaco a carico dell'utente), ha saltato il passaggio in Consiglio di amministrazione. Il farmaco, come gia' avvenne con la pillola del giorno dopo, arriva fra pareri diversi. La ginecologa Mirella Parachini accoglie la notizia con soddisfazione pero' si dice rammaricata per i tempi con cui l'Italia "percorre il cammino dell'introduzione di farmaci ampiamente usati in altri Paesi da anni, come la RU486, che ci ha messo più di 20 anni per essere introdotta nel nostro Paese". Questo succede, aggiunge l'esperta, "quando ai criteri scientifici si preferiscono quelli ideologici, privi di evidenze e di fondamenti". Quanto alle controversie giuridiche, Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, precisa, in merito all'entrata in commercio della pillola: "qualcuno ha sottolineato che esistono precetti comunitari che vietano l'utilizzo di tale farmaco perché la Corte di Giustizia ha dichiarato che l'ovocita fecondato è già embrione.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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