Sono giovani, donne, con istruzione universitaria, single e non soffrono di dolori cronici. E' l'identikit dei principali consumatori di farmaci di automedicazione, quelli usati per curarsi senza passare dal medico, a farsi rilasciare ricette. Lo scenario sulle cure fai-da-te è stato realizzato da uno studio spagnolo che analizzato i dati di oltre 20mila individui. Secondo i risultati dell'indagine, pubblicata sulla rivista Pharmacoepidemiology and Drug Safety, che ha misurato quante persone avevano assunto qualche farmaco nelle due settimane precedenti, il 73,7% delle donne e il 57,6% degli uomini aveva assunto medicine e in 3 casi su 10 si trattava di farmaci senza ricetta.
Per spiegare la schiacciante proporzione femminile nel ricorrere all'aiuto farmacologico da banco, i ricercatori spagnoli dell'università Rey Juan Carlos di Madrid sono ricorsi a caratteristiche non proprio fisiologiche legate al genere. 'Le donne soffrono più spesso di disturbi emotivi e sono più vulnerabili nella nostra società - ha affermato Pilar Carrasco, prima firma dello studio e capo del dipartimento spagnolo - . Questo potrebbe essere dovuto a una maggiore disposizione a riconoscere ed esprimere i propri sintomi'. Inoltre, è emerso che l'uso di questi farmaci è più diffuso tra le donne giovani non affette da dolore cronico.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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