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Uso di statine e rischio di malattia litiasica in seguito a colecistectomia

Gastroenterologia | 27/07/2010 14:24

Le statine possono ridurre la secrezione di colesterolo biliare indipendentemente dalla loro capacità di inibire la sintesi di colesterolo. Le statine, inoltre, prevengono la formazione di calcoli biliari negli studi su animali, sebbene l’effetto di questi farmaci sulla malattia litiasica biliare sia controverso. Ricercatori statunitensi hanno condotto un’analisi retrospettiva sull’impiego delle statine, utilizzando dati raccolti nel 2000 per definire l’impiego a partire dal 1994, e un’analisi prospettica per i farmaci ipolipidemizzanti dal 1994 al 2004. Nell’analisi delle statine, sono stati individuati 2.479 casi di colecistectomia durante i 305.197 persone-anno della valutazione di follow-up.

Il rischio relativo multivariato per i correnti utilizzatori di statine, rispetto ai non-utilizzatori, è stato di 0.82. Nell’analisi riguardante i farmaci ipolipidemizzanti, i casi di colecistectomia sono stati 3.420 durante i 511.411 persone-anno di valutazione di follow-up. Rispetto a coloro che non hanno assunto i farmaci ipolipidemizzanti , il rischio relativo multivariato per gli attuali utilizzatori di farmaci ipocolesterolemizzanti, in maggioranza statine, è stato di 0.88.
In conclusione, l’impiego delle statine sembrerebbe ridurre il rischio di colecistectomia nelle donne.
Bibliografia

Statin Use and Risk of Gallstone Disease Followed by Cholecystectomy. Michael Bodmer, Yolanda B. Brauchli, Stephan Krähenbühl, Susan S. Jick, and Christoph R. Meier. JAMA.

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