Introdurre l'obbligo della specializzazione universitaria o in alternativa creare una scuola di chirurgia estetica riconosciuta e guidata da chirurghi plastici, per risolvere il problema dei 'falsi specialisti' e dei pericolosi interventi 'low cost' molto diffusi in Italia. Sono i suggerimenti di Nicolò Scuderi, direttore della cattedra di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica dell'università La Sapienza di Roma, e di Marco Gasparotti, specialista in Chirugia plastica, ricostruttiva ed estetica, intervenuti al convegno 'Chirurgia plastica: tra etica ed estetica' organizzato oggi nella Capitale.
"Attualmente - ha ricordato Scuderi - in Italia chi si laurea in medicina può fare tutto, in teoria anche i trapianti. E' richiesto l'obbligo di specializzazione solo per gli anestesisti e i radiologi. E c'è da dire che, se una persona volesse fare soldi facili, non si metterebbe di certo a fare anestesie o radiografie. Questi individui scelgono più spesso la chirurgia estetica, che oggi non è regolata come dovrebbe. Occorrerebbe introdurre con urgenza l'obbligo di specializzazione universitaria per chi intende intraprendere questa attività". "Oggi - ha proseguito Gasparotti - noi cerchiamo di dissuadere circa il 50% delle pazienti che vengono da noi chiedendo un intervento, perché si tratta di persone che non sanno quello che vogliono e che arrivano da noi con foto di attrici e attori. In quel caso è meglio farle ripensare alla loro scelta". Ci sarà sempre qualcuno, però, che quell'intervento lo farà, magari anche a un costo irrisorio. "Ecco perché serve creare una scuola riconosciuta, al posto dei vari master e corsi che si sono diffusi e di cui non si sa nulla, ma dei quali basta appendere alla parete l'attestato per apparire credibili".
Fonte: Adnkronos
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
Commenti