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A breve la scadenza del brevetto del Viagra in Brasile, i prossimi saranno i paesi Ue

Farmaci Anna Rita Formicola | 11/06/2010 13:23

Dopo 12 anni dall’inizio della sua commercializzazione, avvenuta nel 1998, il conosciutissimo e, da parecchi, tanto discusso Viagra, sta per veder scadere il suo brevetto anche in Brasile. L'Istituto Nazionale di Proprietà Industriale (Inpi) brasiliano ha stabilito infatti per il 20 giugno la fine dei 20 anni di patente del Viagra, depositata dalla Pfizer nel giugno del 1990 in Inghilterra. Il brevetto già scaduto in Spagna, Finlandia e Repubblica Ceca nel 2008, perderà la sua validità solo nel 2013 nella maggior parte dei paesi Ue come Italia, Regno Unito, Austria, Germania, Francia, Svezia.

L’agenzia brasiliana della salute (Ans) ha stabilito che i generici dovranno costare almeno il 35% in meno della ex specialità medicinale. La notizia ha ovviamente reso felici i circa 25 milioni di brasiliani che soffrono di disfunzione erettile, i quali compreranno la pillola a meno di 9 rais, corrispondenti a circa 4 euro. Nell’ultimo anno sono stati venduti 172 milioni di pillole azzurre: 6,6 milioni solo in Italia. Se a questo dato si sommano le cifre degli altri due farmaci di settore – tadalafil (Cialis prodotto da Lilly, circa 5,5 milioni di dosi all’anno in Italia) e vardenafil (Levitra prodotto da Bayer, 2,5 all’anno) – si calcola che nel nostro Paese più di 14 milioni di amplessi ogni 12 mesi si consumano su base farmacologica, al prezzo di 150 milioni di euro.

La storia del principio attivo del Viagra, il sildenafil citrato, ha avuto inizio nel 1986 presso i laboratori del “Pfizer Central Research” di Sandwich, in Inghilterra, dove alcuni ricercatori hanno scoperto che la molecola, attraverso l’inibizione di un enzima, la fosfodiesterasi 5 (PDE-V, specifica per il GMP ciclico), presente nella muscolatura liscia dei vasi sanguigni, riduce le concentrazioni di calcio con conseguente diminuzione delle resistenze vascolari e dell'aggregazione piastrinica. Il passo successivo è stato pensare ai possibili e benefici effetti della molecola nell'angina pectoris, per prevenire attraverso queste azioni l’occlusione delle coronarie, causa principale dell'infarto del miocardio.
La sperimentazione in tal  applicazione non ha dato però risultati Il 27 marzo 1998 la Food and Drug Administration riconosce e approva il Viagra come la prima terapia medica orale per il trattamento delle disfunzione erettile, disturbo definito come la persistente incapacità di raggiungere o mantenere un’ erezione sufficiente a permettere un rapporto sessuale soddisfacente. In Europa l’approvazione da parte dell’EMEA arriva il 14 settembre dello stesso anno. Il Viagra è attualmente presente in commercio in 3 diversi dosaggi, con un costo variabile da € 9.24 (Viagra 1 cpr 25 mg) a € 105.75 (8 cpr 100 mg). Con la scadenza del brevetto, il risparmio economico da parte dei pazienti sarà un aspetto rivelante, ma cosa ancora più importante è che la riduzione del prezzo con i generici ridurrà la quantità di farmaci, contraffatti e pericolosi, comprati via internet dai paesi nei quali il principio attivo della pillola blu non è coperto da brevetto, come India,  Singapore e Argentina (costo medio di una pillola 1.50 euro) . Per ora, la casa farmaceutica americana, anticipando la concorrenza delle ditte brasiliane, ha dimezzato il prezzo della pillola.

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