Durante l'inverno hanno nascosto la testa sotto la sabbia. Aiutate da calze pesanti, stivaloni, maglie lunghe e cappotti coprenti. Ma a primavera finisce la magia e scatta l'incubo della gambe 'impresentabili'. Ne sono vittima giovani donne tra i 25 e i 40 anni, che in questo periodo pensano solo a una cosa: combattere la cellulite per arrivare in spiaggia con serenità. "Però ci pensano sempre troppo tardi - afferma Giulio Basoccu, chirurgo estetico, docente all'Università Sapienza di Roma - Appena comincia la primavera i nostri studi si riempiono di giovani donne che pronunciano solo una frase: no cellulite. Nella maggior parte dei casi, devo dire la verità, non si può fare molto. Perché questo tipo di inestetismo non si elimina in un mese e mezzo di trattamenti. Glutei cadenti, cuscinetti intorno alle ginocchia e sui fianchi - spiega l'esperto - spesso sono radicati e il lavoro da fare per eliminarli è lungo. Se si cominciasse subito dopo Natale, con interventi e trattamenti mirati potremmo garantire risultati diversi".
Ma non tutto è perduto. "Per le donne che hanno problemi di cellulite non in stato avanzato o semplicemente localizzata, intorno alle ginocchia, o che presentano le cosiddette culotte de cheval - spiega l'esperto - abbiamo una strada da intraprendere. La miniliposuzione per i piccoli accumuli di grasso che abbiamo lasciato formare durante l'inverno a causa di una cattiva alimentazione e di una vita troppo sedentaria" (sui fianchi, interno cosce, intorno alle ginocchia). Cosa fare? "Eliminiamo il grasso con piccolissime cannule. Poi avvolgiamo la parte con una guaina per un paio di settimane.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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