Il sindacato dei medici di famiglia FIMMG (il più rappresentativo della categoria), con Intesa sindacale, ha siglato il rinnovo dell'Accordo collettivo nazionale per il biennio 2008-09 che riguarda 60 mila medici di famiglia più circa 7.000 pediatri e 16 ambulatoriali. L'aumento previsto è di 1.500 euro l'anno per un medico con circa 1.200 assistiti (è un valore solo di riferimento perché il compenso può aumentare se fra gli assistiti ci sono più anziani). Il valore totale dell'aumento del contratto è di circa 300 milioni di euro. L'ipotesi di accordo dovrà essere poi approvata dalla conferenza Stato Regioni.
''E' una firma raggiunta con grande sforzo e impegno da parte della nostra Federazione. Ora diamo inizio alla 'Convenzione del cambiamento', un percorso contrattuale vero che guarda al futuro, alla costruzione di un'area dell'assistenza primaria bisognosa anche di importanti interventi legislativi''. ha dichiarato il segretario nazionale della FIMMG, Giacomo Milillo. ''Abbiamo voluto dare un segnale chiaro e forte di apertura al futuro - prosegue Milillo - E' un traguardo con cui poniamo fine ai rituali sindacali del passato, orientati alla chiusura delle code contrattuali degli anni precedenti''. ''Con orgoglio abbiamo difeso il diritto dei nostri medici alla libera professione e alla possibilità di ospitare nei propri studi diverse professionalità sanitarie, inclusi medici specialisti - aggiunge il segretario nazionale della FIMMG - e con grande spirito di collaborazione abbiamo aperto, con tutte le garanzie necessarie a livello regionale, al ''patient summary'' (documento di sintesi delle informazioni cliniche) a partire dai cittadini italiani over 75.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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