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Aspetti nutrizionali nel trattamento della fenilchetonuria

Nutrizione | 18/02/2010 17:19

Secondo uno studio condotto dal “Centre de référence des maladies héréditaires du métabolisme de Nancy”, in Francia, una dieta povera di fenilalanina rappresenta il pilastro del trattamento della fenilchetonuria; negli ultimi anni la gestione nutrizionale della fenilchetonuria è diventata più complessa, al fine di ottimizzare la crescita dei pazienti, lo sviluppo e il rispetto della dieta. Il ridotto apporto alimentare di fenilalanina ricrea una dieta simile a quella vegetariana e molti dei problemi nutrizionali e delle domande applicabili ai vegetariani che vogliono evitare i prodotti di origine animale, sono rilevanti anche per i pazienti con fenilchetonuria.

A causa delle loro caratteristiche nutrizionali, al latte materno e all'allattamento dovrebbe essere data una maggiore considerazione come alimento utile nei pazienti con fenilchetonuria e in quelli con altre tipologie di alterazioni congenite del metabolismo. Ulteriori questioni chiave da considerare comprendono la qualità dei sostituti a disposizione degli aminoacidi, gli effetti neurotrofici e neuroprotettivi degli acidi grassi polinsaturi addizionati (ad esempio l'acido docosaesaenoico), le carenze di micronutrienti, le malattie delle ossa e lo stato antiossidante.

Questo studio ha quindi avuto lo scopo di sottolineare come l’orientamento e il monitoraggio di lunga durata dello stato nutrizionale dei pazienti con fenilchetonuria dovrebbero essere parte di un programma di aggiornamento che continua per tutta la vita.
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