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Francia, boom di richieste in farmacia per la Ru 486

Farmaci Redazione DottNet | 05/02/2010 17:04

Tasso di natalità elevato, accesso ai contraccettivi tra i migliori al mondo, numero di aborti costante da quasi 20 anni. E' la ''situazione paradossale'' della Francia, descritta in un rapporto dell'Ispettorato generale degli affari sociali (Igas), presentato al ministero della Sanità.

In un Paese in cui la pillola del giorno dopo è distribuita gratis e senza ricetta nelle farmacie, e le adolescenti possono farsi prescrivere contraccettivi orali dal proprio ginecologo senza autorizzazione dei genitori, le interruzioni di gravidanza sono oltre 200.000 all'anno, e la cifra non accenna a diminuire. Aumentano, inoltre, gli aborti praticati per via farmacologica, ovvero con la pillola Ru486, che rappresentano ormai oltre il 43% del totale. ''L'aborto chirurgico - spiegano i ricercatori dell'Igas - è poco attraente a livello finanziario per il personale sanitario, ed e' sempre meno praticato''. Una tendenza che va in parallelo con la diminuzione delle strutture mediche autorizzate a praticare interruzioni di gravidanza, passate da 729 nel 2000 a 639 nel 2006.

Un altro dato ''preoccupante'' illustrato dal rapporto è la percentuale di gravidanze indesiderate che riguardano donne che utilizzano regolarmente i mezzi di contraccezione, arrivata a superare il 70%. ''Diciannovenni a cui si e' rotto il preservativo - elenca la ginecologa responsabile di un ospedale parigino al quotidiano Le Parisien -, ventiquattrenni che hanno dimenticato di prendere la pillola, madri di 45 anni che credevano di essere in menopausa''. La colpa, dicono gli esperti dell'Igas, va soprattutto alla scarsa informazione, dei pazienti ma anche di ginecologi e medici di base.
''I metodi contraccettivi rappresentano appena qualche ora di lezione nel cursus accademico dei primi - rimarca il rapporto Igas - mentre i secondi non sono assolutamente aggiornati sulle ultime innovazioni''. Ciò si traduce troppo spesso in prescrizioni affrettate, poco attente alle caratteristiche della paziente e ai suoi ritmi di vita. ''La pillola è un mezzo di contraccezione molto efficace - spiega ancora lo studio - ma richiede un'osservanza molto stretta, che non è adatta a tutte''. Inoltre, richiede ulteriori cautele, per esempio quando si assumono altre medicine e in particolare antibiotici, che non sempre sono noti alle pazienti. ''Pochi di quelli che fanno le prescrizioni hanno, o si prendono, il tempo di fornire le spiegazioni e i consigli necessari, e ancora meno si accertano che siano stati compresi''. E poi, ovviamente, ci sono i pregiudizi, ancora fortemente radicati soprattutto tra i piu' giovani. ''Sono colpita - commenta, sempre a Le Parisien, il ministro della Sanità francese Roselyne Bachelot - dallo scoprire che due terzi delle ragazzine di 16 anni pensano ancora che non si possa restare incinta al primo rapporto sessuale. C'è una reale mancanza di educazione alla sessualità per i più giovani''.

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