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Pillola cinque giorni dopo: chiesta l’autorizzazione alla vendita anche in Italia

Farmaci Silvio Campione | 25/01/2010 17:50

La commercializzazione della pillola del giorno dopo che si può prendere fino a 5 giorni dopo il rapporto è stata già chiesta anche per l'Italia. Lo ha confermato Alberto Aiuto, un dirigente della filiale italiana della Hra Pharma, l'azienda francese detentrice del brevetto.

 ''L'intenzione di commercializzare il farmaco anche in Italia c'è, la richiesta di prezzo è stata già fatta all'Aifa - spiega Aiuto - attualmente la pillola è già in uso in Gran Bretagna, Francia, Germania e recentemente è stata approvata anche in Spagna. Da noi le procedure si stanno rivelando più lunghe e non abbiamo idea di quando termineranno, ma siamo fiduciosi che venga approvata''. EllaOne, questo il nome del farmaco, ha ricevuto l'approvazione dall'Emea lo scorso marzo, mentre in Usa si è appena conclusa la sperimentazione che prelude alla messa in commercio.

  ''Ben venga se si introducono nuove molecole'' come contraccettivi d'emergenza, ''ma non vorrei che l'effetto annuncio superasse'' la reale efficacia del farmaco. Il ginecologo Silvio Viale commenta così la notizia pubblicata dal Journal of Obstetrics and Ginecologics, dell'efficacia della nuova 'pillola del giorno dopo', che si può assumere fino a cinque giorni dopo il rapporto a rischio.
''E' chiaro che la pillola del giorno dopo, agendo sull'ovulazione, è più efficace quanto prima viene assunta. La nuova pillola dovrebbe avere un effetto anche post-ovulatorio, altrimenti è fisiologico che l'efficacia si riduca col passare dei giorni''. Per garantire ''il trattamento migliore possibile alle donne'' sottolinea però il ginecologo, ricordando di avere fatto ricorso contro l'avvertimento che ha ricevuto dall'Ordine dei medici del Piemonte per aver distribuito per strada ricette per la pillola del giorno dopo, ''io continuo a richiedere l'abolizione della ricetta per il levonorgestrel. E spero che anche le case farmaceutiche si decidano a chiederlo, così come hanno fatto in altri Paesi europei''.
 

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