PER la febbre e il forte raffreddore di una bambina di 12 anni il farmacista consegnò uno scatolo di "Calypto". Con la raccomandazione: «Tre gocce all' interno delle cavità nasali».
La sorella della bimba corse a casa, rassicurata dall' annuncio sulla confezione: «Calypto libera il respiro». E invece, fu una giornata drammatica. Dopo quelle tre gocce la dodicenne cominciò ad avvertire dolori terribili agli occhi: «Aveva gravissime difficoltà a respirare», hanno scritto in un esposto alla Procura gli avvocati Luigi Favari e Matteo La Barbera. "Calypto" non è un farmaco, è una soluzione per caloriferi, «che rende più sana l' aria in casa, in auto o in ufficio», come dice la pubblicità. Il sostituto procuratore Giuseppina Motisi ha chiuso l' indagine nei confronti del titolare della farmacia di via Archimede, Giovanni Menni. Quella sera del 17 dicembre 2007 non fu lui a consegnare direttamente il farmaco alla cliente, ma diede indicazioni in tal senso a un suo dipendente.
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