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Pacemaker anti-chili di troppo

Gastroenterologia Redazione DottNet | 12/09/2008 11:37

Un “pacemaker” anti-obesità. Niente diete, niente pillole o interventi di chirurgia bariatrica. La soluzione contro l’epidemia di chili di troppo potrebbe essere un apparecchietto impiantabile, che si inserisce sotto la cute dell’addome e invia impulsi elettrici ad alta frequenza come un pacemaker cardiaco, ma in questo caso per interrompere la comunicazione fra cervello, stomaco e pancreas.

In pratica, fa sentire sazi dopo un pasto normale e aiuta a rimanerlo più a lungo. I risultati della sperimentazione, pubblicati sulla rivista scientifica “Surgery” sono meno positivi. Il pacemaker, frutto della collaborazione fra l’aziernda EnteroMedics Inc e i ricercatori della Mayo Clinic negli Usa, è stato testato in tre centri in Austrialia, Messico e Norvegia su 31 obesi per sei mesi. Ai pazienti è stato impiantato in laparoscopia l’apparecchietto che agisce sul nervo vago, bloccandolo e paralizzando lo stomaco.

In media, hanno perso il 15% del peso in eccesso. “Potrebbe essere un’alternativa agli interventi chirurgici, come il bendaggio o il bypass gastrico”, spiega il gastroenterologo Michael Camilleri, uno dei ricercatori della Mayo Clinic che ha contribuito a mettere a punto il pacemaker anti-obesità. Gli “oversize” coinvolti nello studio non sono stati messi a dieta, né sono state date loro indicazioni particolari su quanto e cosa mangiare.
A fare la differenza è stato appunto, l’apparecchio impiantato nell’addome e in parte sullo stomaco: “Bloccando elettricamente il nervo vago – sottolinea lo specialista – i pazienti obesi riuscivano a sentirsi sazi dopo un pasto normale”. Ad alimentare i chili in eccesso, spesso, è proprio la difficoltà a raggiungere il senso di sazietà, finendo per abbuffarsi. E’ già partito un nuovo studio, che coinvolge fino a 300 pazienti in diversi centri medici, compreso un piccolo numero alla Mayo Clinic, non coinvolta in questa prima ricerca per evitare “conflitti di interessi” visto che i suoi ricercatori hanno partecipato alla messa a punto del dispositivo.

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