I National Institutes of Health ( NIH ) hanno ridefinito la prostatite suddividendola in 4 distinte entità.
Categoria I: prostatite batterica acuta - È un’infezione prostatica acuta spesso con sintomi sistemici di febbre, brividi e ipotensione. Il trattamento si basa su antimicrobici e sul drenaggio della vescica poichè la prostata infiammata potrebbe dare origine a un blocco del flusso urinario. Categoria II: prostatite batterica cronica - È caratterizzata da episodi ricorrenti di infezioni documentate del tratto urinario e causa dolore pelvico, sintomi urinari e dolore durante l’eiaculazione. Viene diagnosticata sulla base di colture di localizzazione che hanno un’accuratezza del 90% nel localizzare la fonte delle infezioni ricorrenti all’interno del tratto urinario. Categoria III: prostatite cronica / sindrome da dolore pelvico cronico ( CP/CPPS ) - È caratterizzata da dolore pelvico per oltre 3 dei 6 mesi precedenti alla diagnosi, sintomi urinari, e dolore durante l’eiaculazione senza infezione documentata del tratto urinario.
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
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