Diversi studi riportati in letteratura descrivono la buprenorfina come il farmaco che consente un mantenimento dell’effetto analgesico maggiormente prolungato nel tempo, in particolare risulta più efficace in tal senso se associata alla bupivacaina rispetto ad altri oppiodi.
E’ stato condotto uno studio in doppio cieco, per confrontare la durata dell’effetto analgesico della buprenorfina in associazione a 0.5% di bupivacaina ed epinefrina 1:200,000. Sono stati arruolati allo studio 50 pazienti, sottoposti a chirurgia del tratto superiore. Sono stati randomizzati in due gruppi, i pazienti del gruppo I ricevevano 40 mL di anestetico locale mentre quelli del gruppo II ricevevano un anestetico locale in associazione a 0.
“Il fattore chiave per determinare un buon candidato per il trattamento è la salute di denti e gengive, quindi è necessario un parodonto sano, in assenza di sanguinamento"
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