“Il fattore chiave per determinare un buon candidato per il trattamento è la salute di denti e gengive, quindi è necessario un parodonto sano, in assenza di sanguinamento"
Guai a pensare che i trattamenti ortodontici siano rivolti esclusivamente a bambini e ragazzi in età di sviluppo. Il monito arriva dalla SIDO, la Società Italiana Di Ortodonzia, che ricorda come i trattamenti possano essere necessari e richiesti anche da pazienti in età adulta.
"Spesso si tende ad associare il trattamento ortodontico ad un intervento che riguarda solo i bambini e gli adolescenti in fase di crescita dento scheletrica, in un'ottica di prevenzione della salute orale – spiegano gli specialisti della SIDO -. In realtà il trattamento riguarda la salute del cavo orale nella sua complessità, e quindi può essere necessario e possibile cominciare dai 4/5 anni, in epoca prescolare, così come si può proporre la terapia anche a pazienti di 80 anni.
"Il fattore chiave per determinare un buon candidato per il trattamento è la salute di denti e gengive, quindi è necessario un parodonto sano, in assenza di sanguinamento – aggiunge la SIDO -. Ovviamente l'intervento sarà molto diverso tra un bambino in crescita, un adulto o un anziano; ma in linea di massima l'età non è una controindicazione allo spostamento degli elementi dentali".
Per la SIDO è opportuno ricordare come la chiave del successo di un trattamento sia una corretta diagnosi, e la qualità del risultato risieda nell'interdisciplinarità dell'approccio clinico per risolvere qualsiasi problema ortodontico.
"In quest'ottica – sottolineano gli specialisti della SIDO – i risultati migliori si ottengono quando vi è una virtuosa collaborazione tra professionisti odontoiatri, per proporre ed individuare il trattamento 'su misura' migliore per ciascun paziente".
Tutte queste considerazioni, sebbene corrette, rischiano di essere vane se il paziente al di sotto dei 14 anni si trova in una situazione economica familiare di difficoltà, che potrebbe pregiudicare il suo accesso alle cure di un ortodontista privato. Per questo motivo la SIDO ・ che rappresenta gli ortodontisti operanti nel settore privato e pubblico ・ sottolinea un aspetto poco conosciuto. “Occorre ricordare la possibilità di trattamento ortodontico, per casi con indice di complessità clinica severa I.O.T.N. grado 4 e 5 rientranti nei LEA (i livelli essenziali di assistenza), all'interno del Servizio Sanitario Nazionale ・ rimarcano gli specialisti della SIDO -. L'offerta assistenziale varia da Regione a Regione, dalle sedi universitarie alle strutture ospedaliere o alle ASL territoriali, ma è giusto che i cittadini sappiano che in caso di gravi malocclusioni in età pediatrica in tema di prevenzione, esiste anche questa opportunità terapeutica”.
Nell'ultimo biennio 1/5 degli intervistati ha cancellato o posticipato le visite odontoiatriche, e 3 su 10 non effettuano controlli regolari, nella maggior parte dei casi per motivi economici
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