Pesce almeno due volte alla settimana, cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, piu' carni bianche e meno carni rosse, dieta varia e un buon bicchiere di vino rosso al pasto. Sono le buone regole alimentari che tutti abbiamo imparato a conoscere ma che, in tempi di crisi economica, per molte famiglie diventano sempre più difficili da seguire.
Gli ultimi dati -frutto di una ricerca sulla 'povertà' alimentare in Italia' presentata dalla Fondazione per la Sussidiarietà - offrono un quadro sconfortante. Il 4,4% delle famiglie, ben tre milioni di persone, vive sotto la soglia di povertà alimentare: si tratta di oltre un milione di nuclei familiari che possono permettersi una spesa inferiore a 222 euro al mese. Ma anche senza arrivare alle situazioni più estreme, oggi una vasta fetta di popolazione deve confrontarsi con una contrazione delle risorse, anche a tavola. Tagliare i costi della spesa, però, non vuol dire necessariamente ridurre la qualità.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
Commenti