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Salute: pillola anti-celiachia in commercio fra 2-3 anni, positivi i test

Gastroenterologia Redazione DottNet | 13/10/2009 11:42

Potrebbe arrivare in commercio fra 2-3 anni la pillola anti-celiachia, da assumere prima dei pasti e in grado di bloccare l'effetto tossico del glutine, consentendo a chi è intollerante di alimentarsi come tutti gli altri. Lo ha annunciato Umberto Volta, del Sant'Orsola di Bologna e presidente del comitato scientifico dell'Associazione italiana celiachia (Aic), a Roma durante la presentazione della prima campagna di comunicazione promossa dall'Aic.

Si sono appena conclusi i test di fase II, condotti su circa 200 pazienti a cui il farmaco è stato somministrato 3 volte al giorno prima di ogni pasto, per sei settimane. "La pillola - spiega Alessio Fasano, direttore del Centro di ricerca sulla celiachia dell'Università del Maryland a Baltimora, negli Usa - previene i sintomi associati al consumo di cibi contenenti glutine, in quantità equivalenti a un piatto di pasta abbondante al giorno. Solo il 14% dei celiaci che l'hanno assunto ha sviluppato i sintomi, contro il 75% di quelli trattati con placebo".
Il farmaco, individuato 4 anni fa dal gruppo di ricerca guidato da Fasano, blocca l'aumento della permeabilità intestinale indotto dal glutine inibendo una proteina, la zonulina, che regola l'apertura dei 'cancelli' dell'intestino.

Da questi cancelli aperti passano, infatti, frammenti tossici di glutine non completamente digerito che scatenano la risposta immunitaria dell'organismo. A breve partirà lo studio clinico di fase III, che dovrebbe concludersi nel giro di 2-3 anni. E poi la pillola potrebbe arrivare in commercio. "Non potrà, però - avverte Volta - sostituire del tutto una dieta priva di glutine. La si potrà assumere in occasioni speciali, in cui il celiaco potrà mangiare
ciò che vuole come tutti gli altri".
 

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