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Vacanze senza glutine, per turista celiaco in arrivo decalogo esperti

Nutrizione | 21/07/2009 17:48

Le chiamano 'vacanze gluten-free' e sono il traguardo a cui aspira ogni turista celiaco: viaggi sicuri ma senza l'ansia della 'minaccia glutine', e senza limitazioni sulle mete né sul menù.

Non è un sogno. Bastano pochi accorgimenti e un breve lavoro di ricerca pre-partenza, come spiega il 'Vademecum del turista celiaco' realizzato dal comitato scientifico dell'azienda di settore Dr Schar , e "si apriranno le porte di ogni angolo del mondo anche per i pazienti affetti da questa malattia: 80 mila i casi italiani accertati, 500mila in attesa di diagnosi", assicura in una nota Giuseppe Caula, gastroenterologo del presidio ospedaliero Valdese, Asl To1 di Torino.
Unica condizione: se si varcano i confini italiani - nel Belpaese basta avere un prontuario dell'Associazione italiana celiachia (Aic) per conoscere ristoranti, pizzerie e alberghi con menù adatti - il viaggio va pianificato fin dalla scelta della compagnia aerea e dalla richiesta, al momento della prenotazione del volo, del pasto 'gluten-free' a bordo.

Ma è solo una delle indicazioni contenute nel vademecum. Seconda mossa: contattare l'associazione celiaci del Paese che si è deciso di visitare. Mentre su celiactravel, suggerisce il decalogo, sarà possibile scaricare la 'gluten free restaurant card', utile per spiegare le proprie esigenze alimentari in tutte le lingue del mondo.
Per i celiaci il viaggio può anche rivelarsi una piacevole scoperta. In molti Paesi, spiegano gli esperti che hanno curato il vademecum, "si possono trovare piatti tipici a base di cereali privi di glutine". Dal pane di mais e le torte di tapioca in Africa alla feijoada in Brasile, fino al budino di riso in Canada.
 

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