Anche le donne medico di famiglia potranno usufruire delle tutele per la maternità garantite alle lavoratrici dipendenti. Fino ad oggi, infatti, le dottoresse erano più penalizzate.
A partire dalla retribuzione durante il periodo di maternità: il 30% del normale stipendio invece dell'80% riconosciuto alle altre lavoratrici. E' stata accolta dal Governo, infatti la proposta della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg)- attraverso Ddl 1167 - di equiparare il personale del comparto della medicina generale alle lavoratrici dipendenti nella la tutela della maternità. Con particolare riguardo ad alcune garanzie non contemplate in passato: congedo di maternità, congedo parentale, riposo giornaliero, congedo per malattia del figlio e per assistenza ai figli con handicap grave, come prevede la legge 104 sulla maternità. Il disegno di legge, sollecitato dal Adriana Fasiolo, segretario provinciale della Fimmg di Gorizia, è stato presentato dalla senatrice Tamara Blazina, componente della Comissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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