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Salute: donne a rischio, poco sport troppi cibi precotti e integratori

Gastroenterologia Redazione DottNet | 10/07/2009 15:18

Tutto questo espone il 'gentil sesso' al rischio di malattie, compresi i tumori. "Il Wcrf - afferma Franco Berrino, capo del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva della Fondazione Irccs Istituto Tumori di Milano - ha concluso una grande opera sul rapporto tra alimentazione, attività fisica e tumori.
 

E di tutti i fattori che si sono dimostrati associati a un maggior rischio di cancro, quello più solidamente provato è il sovrappeso". Le persone 'oversize' "si ammalano di più di tumori del seno, dell'endometrio, del rene, dell'esofago, dell'intestino, del pancreas e della cistifellea. La raccomandazione è, quindi, mantenersi snelli ed evitare cibi ad alta densità calorica, come quelli proposti nei fast food e le bevande zuccherate". "L'assunzione errata di alimenti, nella quantità o qualità - spiega Michele Carruba, direttore del centro di Studio e ricerca sull'obesità dell'università di Milano - può essere uno dei fattori principali di ipertensione arteriosa, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, sovrappeso e obesità, diabete, osteoporosi, steatosi epatica.

Ma anche di carenze vitaminiche come il ferro o il calcio se si hanno disturbi dell'alimentazione. Il consiglio per aggirare la mancanza di tempo in cucina può essere quello di optare per piatti semplici e unici, veloci da preparare, ma ricchi di fibra alimentare e poveri di grassi come la pasta con i legumi condita con olio extravergine di oliva".
Troppo spesso, invece, ci si indirizza verso gli integratori, utilizzati da un italiano su tre. "Gli integratori - chiarisce Rodolfo Tavana, medico dello Sport dell'università dell'Insubria (Varese) - non sono la panacea di tutti i mali. Sono prodotti utili là dove l'alimentazione non è sufficiente. Troppo spesso, però, si pensa che siano l'elisir di bellezza, la pillola magica per dimagrire o rendere la pelle elastica. E, soprattutto, non sono sostitutivi di un pasto e devono essere associati a una corretta alimentazione e attività fisica. Infine, no al 'fai da te'. E' il medico che deve consigliarli e stabilire il dosaggio necessario in base allo stile di vita di una persona e allo sforzo fisico".

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